Sannino, una speranza contagiosa

Marco Di Mauro

CATANIA – Quando Sannino non percorrerà, all’interno della sua area tecnica, più chilometri dei suoi giocatori in campo. Quando, anziché urlare e lanciar via la giacca, lo si vedrà accomodato in panchina ad osservare il gioco in silenzio. Quando in sala stampa riuscirà, infine, a sorridere. Allora sarà o per disperazione, di non poter far più nulla, o per la felicità di non dover dar alla sua squadra più nulla, da fuori dal campo, di quanto le serva e non abbia già in campo.

Sannino ne ha parlato tanto: vincere per far sorridere i giocatori, i tifosi, tutti. Ma quando, i suoi giocatori, riusciranno a far sorridere lui? Quando il Catania sarà finalmente squadra a sua immagine e somiglianza: che corre, urla, in cui ci si manda a qual paese ma perché ci si vuol bene, che difende insieme, attacca insieme, gioisce e soffre insieme. Se nel calcio si parla di ‘mano del tecnico’ sulla squadra, a Catania la mano non basta, non a Sannino.

Per questo, anche di fronte alla vittoria, l’allenatore del Catania è soddisfatto sì ma felice no. Ché la vittoria, altro non sembra intenderla come mezzo per ottenere un altro obiettivo, a sua volta mezzo ritenuto indispensabile per l’obiettivo serie A: il gioco. Fino a Gennaio, all’apertura del mercato, difficile raggiungerlo. Mancano gli strumenti concreti. Perciò, tanto vale concentrarsi sul carattere, l’atteggiamento morale che dovrà accompagnare e dar forza al cambiamento chiesto e necessario.

Ecco perché Sannino pare, costantemente, in ogni sua parola o manifestazione, uno spirito ingabbiato in un corpo estraneo, che l’ascolta ma non riesce a seguirlo. Attende dunque, facendo su e giù per l’area tecnica. Ed intanto sacrifica ogni sua energia, urlando e sbracciandosi, per tener questo corpo in vita. Per tener viva la speranza. Senza illusioni. Sarà per questo che, dal primo istante, Sannino stesso è apparso immagine e somiglianza dell’ultima speranza rimasta a questo progetto. Una speranza contagiosa, ma che ha ed avrà bisogno di sostegno, concreto e morale.

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