Tifosi a Pulvirenti: “Hai scelto loro, Non ci avrai. Dividi tu, con accuse verso di noi che..”

Redazione

CATANIA – A poche ore dall’arrivo in edicola del quotidiano ‘La Sicilia’, i tifosi rossazzurri capofila della protesta verso il club leggono, traggono le loro conclusioni e commentano l’intervista rilasciata dal Presidente Pulvirenti al quotidiano locale. Avevano chiesto al massimo dirigente di prendere posizione, schierarsi contro Cosentino, la Gea e Ventrone. Così non è accaduto.

Questa la risposta affidata diramata via social network dalla pagina ‘ufficiale’ della protesta, che passa spesso dalla terza perso al dialogo ‘tu per tu’ con il destinatario:

Il presidente Pulvirenti, bontà sua, questa mattina sollecitato da Lodato risponde alla nostra presa di posizione. Risponde, oddio, non esageriamo. Ripete la stessa minestra che ci propina da due anni ma, tra una ripetizione e l’altra (che ci hanno annoiato mortalmente mentre leggevamo) una cosa importante l’ha detta. A parte il tono strappalacrime usato in certi punti, andiamo al sodo.

– “Ancora con ‘sta storia? Io sono il presidente ed accanto a me ho uno staff dirigenziale che lavora. Il primo responsabile di tutto sono io“.
Presidente, a noi sinceramente di chiederle se è ancora o no il presidente non ce ne frega […] Infatti non glielo abbiamo chiesto la questione. La questione è che lei lascia fare tutto a degli inetti. Ne avalla operato. Ne è responsabile.

“Pablo Cosentino è l’amministratore delegato, ha responsabilità di gestione e mercato, non possono esserci equivoci. La Gea si occupa di marketing e relazioni esterne. Abbiamo solo un giocatore Gea, Calaiò, nessuno può dirgli nulla“.
Partiamo dalla fine: non ce ne frega […] che ci sia solo un giocatore targato Gea. Il problema è che il nome Gea, il nome Moggi, evocano IL PEGGIO DEL CALCIO ITALIANO, è il solo pensare che rappresentino l’immagine del nostro Catania è una cosa che ci disgusta.

Ed arriviamo al dunque.
Ieri gli abbiamo chiesto di decidere da che parte stare: o con noi o con loro. La sua risposta è inequivocabile: ha deciso di stare con loro. Bene: SE LI TENGA, MA NON CI AVRÀ!

Una ultima considerazione, presidente: alla fine dell’intervista fa un appello “a chi ha a cuore il Catania, a chi non divide e spacca l’ambiente perché insieme siamo un valore aggiunto“. Lo ha fatto in maniera sgradevole indirizzandolo a noi, che ci muoviamo per salvare il Catania dal baratro in cui lo ha cacciato.
Si metta davanti allo specchio e ripeta queste parole a se stesso. Perché, anche con questa intervista, l’ambiente ha tentato di spaccarlo lei.
Ma noi saremo uniti. PER IL CATANIA, PER LA MAGLIA, PER LA CITTÀ!
#oconnoioconloro

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