Treni del gol: riparte indagine su calciatori presunti venditori

Redazione

Decine e decina di giga, dvd e altro materiale multimediale che conterrebbe dati sensibili riguardo al caso Treni del gol.   È il resoconto fatto al giudice per le indagini preliminari dal perito che ha condotto l’incidente probatorio sui dispositivi sequestrati agli indagati nel processo, che riguarda la presunta compravendita di partite in cui sono coinvolti gli ex vertici del Calcio Catania. Sulla base delle nuove prove, messe a disposizione del pubblico ministero, ripartiranno le indagini volte ad accertare le responsabilità dei calciatori che, secondo l’accusa, avrebbero venduto la propria disponibilità ad alterare il risultato delle gare oggetto dell’inchiesta.

L’udienza che si è tenuta ieri, al tribunale di Catania, riguarda il filone originario del processo. Quello in cui, oltre ai dirigenti del Calcio Catania e i presunti altri componenti dell’associazione che sarebbe stata capeggiata dall’attuale patron del Calcio Catania, sono indagati anche numerosi calciatori dell’allora campionato di serie B. Tra questi, secondo la tesi accusatoria, ci sarebbero quelli che sarebbero stati avvicinati dall’intermediario Fernando Arbotti. Quest’ultimo avrebbe avuto il compito di trovare dei calciatori disposti a fare parte delle combine riguardo alle partite che Pulvirenti avrebbe tentato di alterare per favorire la salvezza della squadra rossazzurra ma in un caso, poi fallito, secondo le carte degli inquirenti, per ottenere proventi economici derivanti dal calcioscommesse. Accusa per la quale è arrivata la condanna da parte della giustizia sportiva.

Non è stata dunque fissata una nuova udienza per il prosieguo del processo. Sulla scorta delle nuove prove – coperte da segreto istruttorio e riservate ai soli inquirenti – si riapre la fase investigativa, terminata la quale il pubblico ministero, Alessandro Sorrentino, deciderà se chiedere o meno il rinvio a giudizio per alcuni o per tutti gli imputati. Per quel che riguarda lo stralcio del procedimento originario, che ha già portato al rinvio a giudizio per Pulvirenti e per tutti gli altri accusati – a vario titolo – di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, si tiene invece oggi un’udienza prettamente tecnica dedicata a correggere un errore nella trascrizione del capo di imputazione. La prossima udienza resta fissata per aprile.