Un “incontro” da favola: Il fantastico presente ed il glorioso passato

Ettore Attanasio

CATANIA – Oggi sabato 23 marzo, è stato un giorno particolare, un giorno da ricordare, una vera e propria festa rossazzurra. Il Catania del presente “incontra” quello del passato, gli eroi di oggi quelli di ieri. Una bellissima opportunità, per i tifosi più grandi, quella di rivivere le splendide emozioni del passato, di un calcio che non c’è più se non in video rovinati dal tempo o in album di figurine o almanacchi gelosamente custoditi; ma anche quella di mostrare, a figli e nipoti, quei giocatori prima di allora conosciuti solo per nome, come gli eroi del mondo delle fiabe. E’ stato insomma un giorno fantastico per i ragazzi e per gli eterni ragazzi, che tifano o che giocano (od entrambe le cose) per i colori rossazzurri.

Prima della partita è suggestivo vedere il terreno di gioco invaso da tantissimi bimbi di varie scuole calcio catanesi. E poi veder far capolino dagli spogliatoi quei ciuffi di (chi più chi meno) capelli (chi più chi meno) bianchi,  Entrano le squadre a riscaldarsi e subito i primi brividi sulla schiena di tifosi e calciatori. Le vecchie glorie in maglia rossazzurra, i giocatori del presente in maglia bianca. Che spettacolo vedere Ciceri riscaldarsi facendo la bicicletta con la schiena a terra. Ormai nessun calciatore si riscalda in modo cosi “romantico”.  Gli eroi di oggi si scaldano come sempre, come prima di ogni partita di campionato, concentrati e seri. Le vecchie glorie? Praticamente dei bimbi! Chi pensa solo a tirare in porta, chi si passa la palla, a fare un riscaldamento normale non ci pensa nessuno!

Lo stadio si riempie, le tribune sono quasi piene, almeno 5000 i tifosi presenti. I giocatori rientrano negli spogliatoi, sta per iniziare la partita, e tanta è la curiosità da parte di tutti, di vedere questo singolare match. Le vecchie glorie vengono chiamate in campo dalla speaker uno alla volta per raccogliere l’applauso del pubblico rossazzurro, nel mentre l’altoparlante racconta brevemente la loro storia a Catania. Applausi per tutti, autentici boati per Benincasa, Ciceri e Spagnolo, Oliveira, Spinesi e Orazio Russo. Il grande Gennaro Monaco prima della partita trascina tutti i suoi compagni sotto la tribuna B, giocatori e tifosi a saltare insieme sulla strofa di “Chi non salta rosanero è!”. Poi i giocatori di oggi si avvicinano alle vecchie glorie tributando loro un significativo e bellissimo applauso.

Dopo il minuto di silenzio per la scomparsa del grandissimo Pietro Mennea, le squadre si apprestano a iniziare la partita. Immancabile il cappellino sulla testa del grande Ciccio Bifera, estremo difensore del Catania che ci portò dalla C2 alla C1.
Sono tante le immagini che fanno capire a tutti che sarà una partita molto divertente, l’allenatore del Catania è per l’occasione il presidente Pulvirenti. La linea difensiva è formata da Gomez, Bergessio, Castro e Ricchiuti, la coppia d’attacco Legrottaglie e Spolli. Le vecchie glorie iniziano con Bifera in porta, Picone, Monaco, Chiavaro e Suriano in difesa, Torrisi, Pellegrino, Anastasi e Russo a centrocampo, La bellissima coppia Ciceri – Borghi in attacco.

Inizia la partita, e il primo fallo lo commette Pellegrino su Legrottagile. Lo stesso Nicola batte la punizione e colpisce sul volto Torrisi, cominciamo bene! Il primo gol lo realizza il “Catania di oggi” con Spolli che si diverte a fare la punta e punisce Bifera con un delizioso colpo sotto, uno a zero! Si alzano dalla panchina Spinesi e Oliveira, Di Marzio è intenzionato a raddrizzare la partita. Vederli a bordo campo uno accanto all’altro fa un certo effetto, se la storia ci avesse dato l’opportunità di vederli giocare insieme nel pieno della loro carriera ci saremmo davvero divertiti. Spinesi non se lo fa dire due volte, si conquista un calcio di rigore e spiazza Frison, uno a uno! Un rigore difficile da parare per qualunque portiere. Il bomber è sempre lui. Meno fortunato l’approccio di Lulù Oliveira, che corre si impegna ma sbaglia l’impossibile sotto porta. Monaco in difesa è con la solita grinta che lo contraddistingueva, Torrisi in gran forma, e Russo sembra sia ancora in attività per come corre e gioca.

Al diciottesimo Gomez tira da quasi trenta metri, Bifera si fa trovare spiazzato e la palla entra, due a uno! Mister Pulvirenti fa uscire il Papu sostituendolo con Keko e lo rimprovera per quel tiro da lontano, il piccolo argentino sembra giustificarsi dicendo “che ne sapevo che Ciccio non la prendeva?”. Intanto continuano le sostituzioni tra le vecchie glorie, e ad ogni giocatore che entra o che esce si associa un’ovazione da parte del pubblico. Che bello rivedere Cicchetti, Tarantino, e tutti gli altri correre con quella maglia!

Al minuto venticinque, divertente cambio nel Catania di oggi, esce Frison ed entra tra i pali Marianito Izco. Dopo mezzora l’arbitro fischia la fine del primo tempo, quante emozioni, quanto divertimento. Nel secondo tempo esce Ciccio Bifera ed entra Dal Poggetto a difendere la porta delle vecchie glorie, Il portiere degli anni 70/80 dopo pochi minuti esce a vuoto e permette a Bellusci di reailzzare il tre a uno. Oliveira continua a cercare la rete, anche tirando da centrocampo, ma la porta sembra stregata. Intanto Il mitico Gino Maltese massaggia i muscoli di Suriano, anche questo ormai non si vedeva più da tempo.

Le vecchie glorie calano d’intensità, e i giocatori del presente anche senza volerlo si trovano con più facilità davanti a Dal Poggetto e cominciano a segnare a ripetizione: con il portiere Terracciano improvvisato attaccante, con Alvarez su rigore (disturbato prima del tiro da Dal Poggetto che gli sposta il pallone), con il primavera Cabalceta, ancora con Bellusci e con Marchese che chiude il conto con un sinistro ovattato all’angolino. L’unica rete da parte delle vecchie glorie dalla ripresa arriva ancora una volta col grandissimo Spinesi che segna con un suo marchio di fabbrica, il colpo di testa. Altro goal difficile da evitare per qualsiasi portiere.

La partita finisce tra gli applausi del pubblico e gli abbracci dei giocatori in campo, una giornata davvero da ricordare. Poi ecco nuovamente le vecchie glorie a saltare sotto le tribune. Se siamo dove siamo è anche merito loro, e meritano tutto il nostro affetto. Chissà, magari l’anno prossimo si potrà replicare questo appuntamento, magari per festeggiare una storica qualificazione in Europa League, incrociamo le dita!

Vi saluto rivolgendo un pensiero al grande Angelo Massimino: “Sono sicuro che da lassù hai visto questa partita, e ti sarai emozionato a vedere quei fantastici ragazzi giocare insieme con quella maglia addosso. Quella che hai amato tanto, e perciò hai difeso, anche per noi. Uno di noi, sempre con noi”.

FORZA CATANIA SEMPRE!

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