Esonerato Rigoli, Catania in cerca di un nuovo tecnico. Torrente o Petrone?

Redazione

Pino Rigoli è stato esonerato dalla conduzione del Catania. Decisiva la sconfitta contro l’Akragas. Come anticipato dal giornalista Alessandro Vagliasindi, due sono i nomi dei possibili successori: Vincenzo Torrente e Mario Petrone.

Cinquantun anni, un passato da difensore al Genoa, una carriera da allenatore che ha oscillato tra serie B e Lega Pro e molte voci che, in passato, lo hanno accostato al Catania (in particolare dopo l’addio di Diego Simeone e dopo quello di Vincenzo Montella). Questo, in breve, il curriculum di Vincenzo Torrente.

Al suo attivo, dopo l’inizio al Genoa e la gavetta nelle giovanili, ci sono due promozioni sulla panchina del Gubbio (in Prima divisione nel 2009-2010, in serie B nel 2010-2011). L’anno successivo Torrente passa al Bari, che guida in serie B per due campionati consecutivi ottenendo piazzamenti di mezza classifica, condizionati però dalle forti penalizzazioni con cui la squadra ha iniziato entrambe le stagioni. Nel 2013-2014 guida la Cremonese in Lega Pro, ma viene esonerato quando la squadra si trova al quarto posto in classifica. Nel 2015 firma con la Salernitana in serie B. Viene esonerato a febbraio 2016, avendo ottenuto 23 punti in 24 giornate.

Più numerose le squadre allenate in carriera da Mario Petrone, altro papabile successore di Rigoli. Ma minori sono le sue esperienze nelle categorie più importanti. La carriera inizia nel 2003 in Sardegna (dove ha allenato Calangianus, Tempio, Nuorese, guidando quest’ultima alla promozione in C2) e, dopo una tappa a Malta, prosegue a Lumezzane (2007-2008, stagione conclusasi in anticipo con un esonero) e a San Marino dove, tra esoneri e ritorni sulla panchina, ottiene nel 2012 la promozione in Prima Divisione. Segue l’esperienza a Bassano (con promozione in Lega Pro nel 2014) e un contratto biennale con l’Ascoli firmato nel 2015. Sotto la sua guida l’Ascoli torna in B, ma non esclusivamente per meriti sportivi: approfitta, infatti, delle retrocessioni a tavolino di Teramo e Catania. Lo scorso 2 novembre arriva l’esonero dalla panchina marchigiana.