Per il Catania ed i propri sostenitori si prospetta l’ennesima estate calda. A tenere banco stavolta saranno le vicende legate alle trattative per la cessione della società. Dopo i rumors dei giorni scorsi, le voci che vogliono Jorge Vergara interessato all’acquisizione del Calcio Catania si sono fatte meno insistenti. Si tratta di una strategia, il canonico gioco delle parti, oppure l’interesse del magnate messicano non è così concreto come sembra?

A differenza delle altre trattative, o presunte tali, di cui Mondocatania non si è occupato ritenendole prive di fondamento, l’interesse di Vergara sembrerebbe reale. Restano da capire due aspetti fondamentali. Quanto è grande la volontà di acquisire il Catania da parte di Vergara? E soprattutto, l’attuale proprietà è davvero intenzionata a vendere?

Difficile, per adesso, rispondere a queste domande. L’imprenditore messicano si è limitato a confermare a mezza bocca l’interessamento per il sodalizio etneo. A indirizzare Jorge Vergara verso Catania sarebbe stato Pietro Lo Monaco, ex ad etneo che tanto spinse per la costruzione di Torre del Grifo. Lo Monaco sarebbe tentato di tornare a lavorare per il Catania per riprendere il discorso interrotto dopo il divorzio con Pulvirenti e soprattutto perché ritiene Torre del Grifo una sua creatura. Proprio il modernissimo centro sportivo di Mascalucia è l’elemento principale che avrebbe convinto Vergara ad investire a Catania.

Se l’interesse di Vergara c’è, resta da vedere quali sono le reali intenzioni dell’attuale proprietà. La fresca nomina del neo presidente Davide Franco viene letta da molti come propedeutica alla cessione societaria. Ma a Franco è stato affidato anche il rilancio di Finaria, la holding che controlla le aziende del gruppo Pulvirenti, Catania compreso. E se l’intenzione del gruppo fosse quella di non vendere ma piuttosto di provare a rilanciare il club? Di tempo per definire l’eventuale affare ce n’è poco, visto che bisogna iniziare a programmare la prossima stagione agonistica. Le prossime settimane saranno probabilmente decisive, in un senso o nell’altro.