Catania, la protesta dei tifosi vale più di mille (solite) parole

Davide Villaggio

La società che chiede ma non dà

Che questo mancato supporto/contestazione dei tifosi però non si trasformi in un alibi per chi di alibi non ne ha più da anni. Che non serva adesso a giustificare le prestazioni non all’altezza della squadra, che non è squadra da anni. Se c’è un colpevole in questa contestazione è la dirigenza rossazzurra, che non tiene fede alle promesse ma pretende che i tifosi facciano “come vuole lei”; che persevera nel criticare tifosi, arbitri, avversari e chicchessia senza mai aver dato l’impressione di aver fatto un minimo di autocritica; continua a parlare di risanamento senza mai aver mostrato i numeri del bilancio. Una dirigenza che, a partire da chi finanzia il club, anno dopo anno, ha steccato in tema di acquisti, cessioni, dichiarazioni, scelte fin troppo azzardate: una società che non ha dato quello che ha promesso e continua a chiedere quello che non merita affatto (basti pensare alle 20.000 presenze più volte registratesi durante i playoff).

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