Pagelle (MES-CAT): Pisseri il migliore, poi Petrone e i due “giustizieri”

Fonte: calciocatania.it
Marco Di Mauro

Le valutazioni attribuite ai rossazzurri protagonisti del successo ottenuto in casa del Messina, per 1-2.

Pisseri voto 8.5: Si arrende solo su rigore, parando tutti gli altri palloni che i calciatori del Messina indirizzano a rete. Determinante nell’evitare i gol di tutti e tre gli ex che iniziano la partita da titolari: Anastasi, Silva e Maccarrone. Le sue parate, almeno cinque da applausi, tengono il Catania in condizione di potere credere nella rimonta. È il migliore dei suoi.

Djordjevic voto 6: La migliore giocata è la copertura difensiva, in contropiede uno contro due, che mette Pisseri nelle condizioni di evitare il gol del potenziale doppio vantaggio del Messina. Il resto della gara la gioca in affanno, stringendo i denti e randellando palloni e piedi.

Bergamelli voto 6: Tanto lavoro oscuro, fango e sportellate. Ma pure tante sbavature difensive che permettono al Messina di rendersi più volte pericoloso. Il momento di maggiore visibilità è quello in cui ha minori meriti: Silva commette su di lui il fallo che riporta in parità numerica la sfida e a 25′ dalla fine dà sostanza alla rimonta del Catania.

Marchese voto 6.5: Stringe i denti quando, da difensore centrale, deve fare i conti col momento migliore del Messina. Aiuta a mantenere nervi saldi e idee chiare all’intera retroguardia. La differenza però la fa quando è libero di correre sulla fascia sinistra. Mette al centro il cross che permette a Pozzebon di siglare la rete dell’1-1.

Gil voto 2: Petrone schiera il Catania con la difesa a quattro, adattandolo come terzino destro. Dopo 7′ di gioco, il difensore brasiliano decide di passare alla difesa a tre, facendosi buttare fuori per fallo da ultimo uomo su Anastasi. Un intervento incomprensibile e inaccettabile, ancor più in una gara dall’importanza ampiamente risaputa. L’espulsione pregiudica l’intera settimana di lavoro del gruppo, mette in difficoltà Petrone e la squadra, accende l’entusiasmo dei calciatori del Messina.

Biagianti voto 6.5: Aiuta la squadra a reggere lo sconforto del ritrovarsi in dieci uomini dopo solo 7′ di gioco. In mediana detta gli ordini e gli schemi, e quando può cerca pure l’inserimento che lo porta almeno in un’occasione a sfiorare il gol.

Bucolo voto 6.5: Insieme a Biagiati ha il compito di far giocare Musacci il meno possibile, così da limitare le soluzioni offensive del Messina. Da ex, mette in campo quel qualcosa in più che tuttavia non gli evita la sostituzione, ma per ragioni squisitamente tattiche.

dal 68esimo Barisic voto 7: Entra in campo in sordina, ma è la mossa decisiva. Petrone cerca di sfruttare la parità numerica, ristabilita col rosso a Silva, per centrare il pareggio. L’ex Messina completa quello che Pozzebon lascia a metà, sbagliando il rigore. A pochi minuti dalla fine si inventa una giocata da applausi che, come a Melfi, determina il risultato finale. Stavolta è però una vittoria.

Fornito voto 6.5: È chiamato a dare qualità al gioco offensivo del Catania. Altro ex di turno, è chiamato a una gara di sacrificio dopo l’espulsione di Gil, ma non perde mai brillantezza. Al 71esimo, su punizione, ristabilita la parità numerica, è sua la prima occasione gol dei rossazzurri.

Russotto voto 5.5: Dopo l’espulsione di Gil ne rileva i compiti, sacrificandosi anche in fase difensiva. Grazie alla sua disponibilità, Petrone può mantenere invariato il potenziale offensivo della squadra seppur accettando un rischio maggiore in difesa. Purtroppo, il numero 10 del Catania manca di lucidità quando, nel secondo tempo, provoca il rigore che vale il vantaggio del Messina.

Dal 64esimo Parisi voto 6: Il primo cambio di Petrone, che tira fuori un Russotto un po’ in affanno psicologico dopo il rigore che causa il vantaggio del Catania. Tiene la posizione così come chiesto dal tecnico.

Pozzebon voto 7: Forse per i fischi dei suoi ex tifosi, forse per il campo in pessime condizioni, forse per l’inferiorità numerica. Fatto sta che rende al di sotto delle aspettative, avvicinandosi solo raramente all’area di rigore del Messina. Come accade ai centravanti puri, si desta al momento giusto: quando spinge in rete di spalla un cross di Marchese, che vale il pareggio. Poi si guadagna il rigore del possibile 1-2, che però sbaglia clamorosamente a 7′ minuti dalla fine. Il gol di Barisic annulla il rimpianto e gli vale un punto in più.

Tavares voto 6.5: È uno dei calciatori che più si dannano l’anima in campo, senza rinunciare a svolgere compiti difensivi nonostante sia un attaccante. Altro ex della sfida, è fondamentale nel tenere il Messina guardingo in difesa, senza concedergli di avanzare troppo col Catania in inferiorità.

Petrone voto 8: Vince la partita quando, anziché correre a togliere un attaccante per ristabilire la difesa a quattro – dopo l’espulsione di Gil -, mantiene la calma, fa qualche aggiustamento e mantiene intatto il potenziale offensivo dei rossazzurri. Mossa che pare infondere coraggio alla squadra che non si disunisce nemmeno dopo lo svantaggio. È allora che, ritornata la parità numerica, l’allenatore indovina un’altra mossa: l’ingresso di Barisic, che segnerà la rete decisiva. È questa l’impronta caratteriale che serviva al Catania, specie in trasferta. Adesso è attesa la conferma nelle prossime due gare contro Melfi in casa e Lecce in trasferta.