Trapani-Catania: festa siciliana sugli spalti. Tifosi mischiati, e sfotto’ al Palermo

Fonte: MondoCatania
Marco Di Mauro

Più di 400 rossazzurri, nel settore ospiti a loro riservato. Altri 250 nella tribuna centrale, insieme ai tifosi del Trapani. Il derby del Provinciale, messo da canto il risultato, è stato una festa tra tifoserie amiche. Lungo il tragitto invece, alcune tensioni a Palermo sedate dalle forze dell’ordine.

Nonostante le difficoltà incontrate nell’acquisto dei biglietti, la tifoseria rossazzurra è riuscita a viaggiare in massa verso Trapani, per quella che era stata definita la “madre di tutte le partite”. Tra tesserati e non tesserati, ai quali era stata consentita la trasferta, erano circa 700 i sostenitori etnei che hanno cantato per tutti e 90′ di gara, divisi però. Considerata anche la limitata capacità del settore ospiti, i tifosi dei gruppi organizzati di curva Nord e Sud, entrati con qualche minuto di ritardo sul fischio d’inizio, sono stati accolti nella tribuna centrale. Insieme a tifosi trapanesi.

«Catanese amico leale!», scrive la curva Nord del Trapani. Gli ultra granata si sono sciolti da qualche settimana, per una vicenda legata alla perdita dei loro striscioni, ma l’amicizia tra le due tifoserie resta. È radicata nel tempo e stretta ancor più dalla comune rivalità verso i colori rosanero. Prima della partita, tutto il pubblico, salta, balla e canta al ritmo degli sfotto’ verso i palermitani. Per tutta la partita, ognuno tifa per la propria squadra e per i propri colori. Ma le gioie sono tutte per i tifosi di casa, festeggiano i due gol e poi la vittoria che li porta al secondo posto.

Unica nota stonata di una giornata di festa, le tensioni verificatesi a Palermo, durante il transito in andata della carovana rossazzurra diretta a Trapani. Le dinamiche dell’accaduto non sono chiare, mentre è stato il rumore delle bombe carta e l’odore dei fumogeni che hanno fatto da contorno a scene che le agenzie di stampa raccontano come di guerriglia urbana e che hanno mandato in tilt il traffico oltre che rovinato, in parte, l’atmosfera attorno a una partita che ha attratto su di sé l’attenzione dei media nazionali.