Undici domande per Pulvirenti: da Lo Monaco a Cosentino, e ritorno

Claudio Spagnolo e Marco Di Mauro

Raccontata da lontano, la storia di Antonino Pulvirenti e Pietro Lo Monaco sembra un po’ quella di Albano e Romina. Una storia fatta all’inizio di confettate promesse di felicità, di fedeltà reciproca, di indissolubilità di un legame cementato dal successo e dalla popolarità. Poi rotta d’improvviso con la comparsa, non solo purtroppo sulle pagine dei rotocalchi, di una specie di Lecciso argentina in canottiera. Infine rilanciata, quanto meno sotto forma di tardiva reunion artistica, grosso modo un anno fa, quando la corposa Romonaca di Torre Annunziata ha deciso di tornare a cantare insieme al suo Al Nino. Anche se purtroppo non è facile, dal basso di questa serie C, raccontare ai tifosi che la felicità è soltanto tenersi per mano e andare lontano.

Forse, per capire dove voglia e possa arrivare la ricostituita coppia Pulvirenti-Lo Monaco, sarebbe prima necessario capire qualcosa di più su quello che, in realtà, non è un racconto da cronaca rosa. Ricostruendo anzitutto le ragioni per cui il ménage vincente cominciò a incrinarsi nel punto più alto della parabola di Lo Monaco. Il reale motivo per cui il direttore se ne andò dicendo che a Catania la luce l’aveva accesa lui e, dunque, lui soltanto era in grado di staccarla. E, più ancora, il motivo per cui dopo un anno di ottima gestione Gasparin, Pulvirenti si legò a Pablo Cosentino e continuò a difenderne l’operato nonostante il responso inclemente del campo. Al punto da promuoverlo amministratore delegato nell’anno di serie B, con il bell’effetto di centrare – complice lo scandalo dei Treni del Gol – la seconda retrocessione consecutiva in due anni.

Non è detto che la verità su questa vicenda sia destinata a venire a galla. Ma, per tentare di farne emergere qualche brandello, alcune domande, all’attuale proprietario del Catania, si potrebbe provare a rivolgerle. Mondocatania ve ne propone tre, da aggiungere (Leggi prima parteLeggi seconda parte) alla sua intervista immaginaria con Pulvirenti. Il quale tornerà a parlare alla stampa, nei prossimi giorni; ma lo farà con testate giornalistiche selezionate dalla stessa società. Tre domande, che si aggiungono alle sette già pubblicate nei giorni scorsi; e che vertono sui rapporti con Cosentino e con Pietro Lo Monaco, o più precisamente sul ritorno di quest’ultimo in società.

8. Ha in corso o ha intrattenuto in passato affari diversi dal Calcio o paralleli al Calcio Catania con Pablo Cosentino o con persone o aziende da lui rappresentate? Il sig. Pablo Cosentino vantava prima del suo ingresso in dirigenza, o vanta ancora, crediti con lei o col Calcio Catania?

9. Capitolo Lo Monaco. È stato lei a suggerire il ritorno di Pietro Lo Monaco alla guida del Calcio Catania, o altrimenti da chi le è stato suggerito?

10. Vi è con Pietro Lo Monaco un accordo, scritto o tra gentiluomini, che prevede la possibilità del passaggio di quote del Calcio Catania o di Finaria a lui o ad altri imprenditori che lui potrebbe rappresentare?