La statistica: Rossetti è l’ultimo dei “fratellini rossoazzurri”. Ma che fatica emergere!

Diego Vitale

La partita con il Bari, macchiata dal gol finale di De Luca, ha comunque dato buone indicazioni a Marcolin. Innanzittutto non si è perso in trasferta, e, considerato come sono andate le ultime gare non casalinghe, è già un’ottima notizia. In più il tecnico ex Modena sa di poter contare su un nuovo elemento per impreziosire una rosa che, a dirla tutta, non è così “lunga” come si pensava a fine mercato. Il suo nome è Mattia Rossetti, elemento che fino all’altro ieri ha giocato prevelantemente con la primavera di Pulvirenti, ma che ora “pretende” più attenzione in prima squadra. Rossetti, però, dovrà fare anche i conti con una tradizione non certo positiva con le esplosioni baby nel Catania. Vediamo quanto segue.

In questa stagione sono stati utilizzati altri quattro uomini della cantera rossoazzurra: Carillo, Parisi, Gallo e Garufi. I primi tre sono ritornati a giocare prevalentemente con la primavera, il terzo è finito in prestito in Lega Pro. Prima di questi, la speranza della cantera si chiamava Fabio Aveni: è bene, oggi, Fabio non è più del Catania, ma “giochicchia” in quel di Stabia (Lega Pro). Stessa sorte per Bruno Petkovic, uno che fu paragonato addirittura a Vieri: oggi è (anche se in prestito) riserva fissa alla Reggiana.

Le migliori sorti da quando non sono più “ex speranze rossoazzurre” le hanno avute Luca Calapai e Alfredo Donnarumma. Il primo, ancora per metà del Catania, sta avendo un buon rendimento a Modena, il secondo (di proprietà del Pescara, ma in prestito al Teramo) è riuscito almeno a diventare un big della Lega Pro, avendo segnato 14 reti col Como qualche anno fa, e altre 14 in quest’annata a Teramo (attuale vice-capoccanoniere).

L’ “imbuto” della Lega Pro ingloba anche le carriere di Simone Caruso (proprietà Catania, prestito a Martina Franca), Ousmane Diop (Martina Franca), Simone Brugaletta (Teramo), Michele De Matteis (Aversa), Francesco Nicastro (Juve Stabia), Andrea D’Amico (Savona), Daniele Liotti (Juve Stabia), Giordano Maccarrone (proprietà Parma, prestito L’Aquila) e Giuseppe Messina (Reggiana). Tutti con qualche manciata di presenze, con i soli Maccarrone e Nicastro in controtendenza. In Lega Pro è presente anche Raffaele Ioime, ex portiere delle giovanili del Catania di oramai diversi anni fa, per cui vale fare un distinguo: oggi sì gioca “solo” ad Ischia, ma ha comunque avuto un’esperienza in Romania e qualche buona prestazione lo scorso anno in B col Latina.

Ancora più in giù troviamo le carriere di qualche “baby promessa” delle vecchie giovanili del Catania. Questo è il caso di Gerardo Strumbo, oggi al Bra, Marco Cuomo, oggi alla Scafatese, Ludovico Palumbo, oggi al Manfredonia, Mario Bonaventura (Leonfortese), Sem Addamo (Tiger Brolo), Gianluca Maran (Giorgione). In Eccellenza troviamo Davide Muscolino (Taormina), Santi Mangano (Taormina), Antonio Laurendi (Bocale, Calabria) e Fabio Fanelli (Gaeta, Lazio).

Risultano “dispersi” al momento le occupazioni di Christian Iannelli, Mario Bria, Gaetano Romano, Stjepan Ostrek, , Haichel Bouallegue, Nicholas IraciJohn Adamo e Umberto Cirnigliaro. Il nuovo “Zlatan Ibrahimovic”, al secolo Sadmir Zekovic, invece, oggi gioca nel glorioso campionato islandese. Apostolos Katsetis è tornato in patria, in Australia.

Riassumendo: Rossetti, ma mettiamoci anche Gallo, Parisi e Di Grazia, dovranno fare i salti mortali per emergere nel calcio che conta. Le statistiche parlano chiaro.