Pensare dinuovo a Pulvirenti e uno stadio con i tifosi mi fa venire la pelle d oca.
In quel caso non saprei piú davvero cosa pensare, sopratutto nei confronti delle persone che andrebbero allo stadio.
Som, lo scrissi in tempi non sospetti.
La possibilità che "u primu tifusu" torni è concreta.
E sarebbe la pietra tombale sul calcio a Catania.
Per me senz'altro.
Non mi faccio comprare da qualche eventuale vittoria di campionati minori.
Ecco che uno dei compiti del “Comitato” composto da personaggi tra i quali ci sono alcune persone abbastanza facoltose e che vantano pure conoscenze negli ambienti altolocati, potrebbe essere quello di convincere chi può a mettere mani al portafoglio per il bene del Catania.
Continua inoltre a circolare la voce di un altro possibile ritorno e cioè quello di Antonino Pulvirenti che da noi intervistato ha smentito un suo possibile coinvolgimento, ma siamo convinti che ’ex patron del Catania sia alla ricerca di potenziali investitori per la rifondazione del nuovo club etneo. E assieme a lui tanti altri catanesi e non sparsi in ogni parte d’Italia - da Milano a Udine passando per Bergamo e Mantova e da Genova a Roma - stanno agendo nell’ombra per contribuire alla rinascita del Catania.
Teoricamente si, dovrebbe essere così, ma purtroppo ci sono state troppe zone di ombre inspiegabili. Una su tutte l'esercizio provvisorio fino al 19 aprile e l'improvvisa cessazione traumatica. Poi tutti sti soldi transitati o meno da Catania attraverso bonifico, assegno o quant altro da Mancini.
Unni su sti soddi? Chi li ha gestiti? Perché non sono Stati usati?
Il tribunale è la legge certo, ma il marcio appartiene all'anima umana
Io credo che si voleva azzerare tutto.
Il vecchio Catania anche se fallito dava una continuitá deficitaria, ora invece prodotto pulito, senza che nessuno mai puó appellarsi a qualche credito passato.