[liotru72]

Buongiorno a tutti, 
da parte mia, ma credo di non essere il solo, l'unica pretesa è vedere una squadra che lotta, che giochi a calcio e perchè no, che diverta, non chiedo di più almeno per ora. 
L'approccio alle gare risulta incomprensibile, ed è vero che un gruppo unito e coeso spesso supplisce alle altre carenze, lo abbiamo visto lo scorso campionato da Gennaio, quando tra mille difficoltà il Catania ha fatto gruppo e non era solo 11 individualità in campo. 
Sigi non ha certo acquistato (solo) per amore della matricola, non siamo così romantici e ingenui da crederci, ma chi sarebbe pronto ad investire nel calcio in questo momento col macello che sta succedendo? Guerini non è uno sprovveduto, è uomo di calcio, conosce l'ambiente, ma la situazione attuale è questa, sbagli ne sono stati fatti, nessuno può dire di no. Effettivamente come fa notare Caposole tra Raffaele e la squadra non sembra esserci questa unità di intenti, ma magari è solo un'impressione, però era palese nel primo tempo l'atteggiamento di Boscaglia rispetto a quello di Raffaele. 
Con l'aria che tira, dovesse peggiorare la cosa, non credo ad un cambio tecnico, un altro contratto graverebbe sui bilanci già anemici.
Ma essendo il calcio una scienza inesatta, magari tra 1 mese sarà una storia completamente diversa, magari chi non ha i 90 minuti sulle gambe o chi è fuori forma sarà in condizioni ottimali e tutto girerà meglio, magari qualche risultato positivo darà la carica e fortificherà la squadra. Veniamo da anni bui, fatti di sceneggiate, prestazioni indecenti con passeggianti e gente che manda a quel paese il mister, insulti e prese per i fondelli, e siamo tutti desiderosi di vedere luce, ma non buttiamo tutto alle ortiche subito. 
Piccolo OT, so che a Catania la situazione non è molto rassicurante per quanto riguarda i positivi, qui da noi, mentre a Marzo eravamo messi male male, adesso sembra sotto controllo. Siate prudenti, mettetele ste mascherine, servono, non servono, non lo so , ma dobbiamo adottare molta  prudenza per scongiurare un'altra chiusura.