Sì, di preferenza non siciliani: ma allora perché dovremmo sentirci rappresentati? Perché dovremmo gioire di eventuali vittorie di imprenditori che non hanno nessun rapporto con il nostro territorio? Perché dovremmo pensare che una promozione di una squadra catanese per modo di dire sia un successo della nostra città? Ci stiamo già palermitanizzando: loro, quando falliscono fanno spallucce, e se viene un imprenditore da fuori, credono che l'onore sia tutto suo per il privilegio di mettere soldi nella capitale del Regno. Certo, lo so che l'autoctonia di Pulvirenti è stato un boomerang: dopo l'inebriante esaltazione degli indimenticabili anni di serie A, l'amara constatazione che l'imprenditoria locale non è all'altezza.