Un saluto a tutti
Qui si tratta di scegliere come lasciare la D:
Con l'estro dei singoli, quindi affidandoti al caso oppure raggiungere i risultati attraverso un'organizzazione e di gioco, senza la quale diventi prevedibile( Elo abbiamo visto).
Abbiamo fatto il reset, per cui, dal mio modestissimo punto di vista, dovremmo fare anche questo step di crescita, nel desiderare si la vittoria, ma raggiunta attraverso una prestazione positiva e una idea. Di gioco, che abbiamo visto non è utopia, neanche in D.
2 partite non buone non equivalgono a una crisi, assolutamente, però deve essere un campanello di allarme, perché vuol dire che ci stanno prendendo le misure e che siamo prevedibili.
Abbiamo tutti la consapevolezza di avere tra le mani una vera corazzata per la D , per cui ci spettiamo tanto, forse troppo talvolta, ma che la piazza è esigente, e ha fame di risultati e voglia di rivalsa non credo sia un mistero, questo può essere an'arma a doppio taglio, perché hai entusiasmo e pubblico da serie A , ma, allo stesso tempo, nessuno ti persona nulla.
A differenza del passato c'è una società, vera e presente, che sicuramente sa cosa fa e dove vuole arrivare( e come).
U sacciu, sugnu longu...