La figura del presidente pentito stride con ciò che gli abbiamo sentito dire nelle intercettazioni, dove non dava l'impressione di essere costretto o intimorito da ciò che faceva. Fa male la "leggerezza" con cui ha addossato a noi, la colpa.
Bisognerebbe voltare pagine, non pensare più a lui, cosentino, la Gea e gli ultimi vomitevoli anni. Bisognerebbe parlare di calcio, ma quale? Quello dei calciatori che più o meno testualmente dichiarano che non ci sono con la testa? O di allenatori che quando non scappano di notte dicono che i giocatori non li seguono?
Catania nel ❤️