In merito alla diatriba mi permetto di dire che in fondo il patrimonio di cui ci vantiamo esprime indirettamente la corruzione che ci rende noti all'estero.
Cioè, moltissime opere d'arte sono state commissionate da papi e signori locali non meno corrotti e sanguinari dei potenti di oggi. Mentre la gente viveva di stenti, loro si muovevano in reggie e castelli maestosi.
Senza il lusso del Vaticano Michelangelo sarebbe rimasto solo un bravo artigiano toscano.
Insomma, l'Italia è questa.
Ovvio che vorremmo fosse migliore ma può rimanere semplicemente un desiderio.