Caro Martino,
proviamo a non leggerli: ormai hanno esaurito ogni loro attrattiva, anche la più becera. Una volta assodato che il botolo ringhioso che gestisce il muro ha un ego spropositato e sproporzionato rispetto alle sue effettive capacità e alla sua preparazione culturale, che nessuno merita di essere addentato da lui a prescindere solo perché ci tiene a marcare il suo territorio, che la posizione sua e dei suoi compari sulle vicende del Catania si è rivelata ormai improponibile, che probabilmente ha ragione chi sospetta legami segreti con la società, visto il rapporto di completa sudditanza che mostrano nei confronti di Lomonaco e di Pulvirenti, che le pagine vergate dal gestore e dai frequentatori abituali di quel muro rischiano di esercitare una pessima influenza sul nostro uso della lingua italiana, per quale motivo continuare a leggerli? Ma che vadano a quel paese con la loro spocchia e la loro radio a diffusione urbana. Ciao,
Iaffio