(20-06-2019, 07:38 PM)Iaffio Pappalardo ha scritto: Certo che la morte trasfigura e idealizza chi non c'è più: quando era vivo, Massimino era preso di mira da tutti, perché - sia ben inteso - la sua dose di cazzate le ha fatte. Poi è morto ed è divenuto un santo. Bisogna dargli atto di avere tenuto fuori il Catania da certi giochi sporchi, ma gli anni più bui della storia della nostra squadra con tanta serie C si sono registrati sotto la sua gestione: certo quando nell'87 ha ceduto la società ad Attaguile, abbiamo avuto modo di rimpiangerlo. Ora siamo ritornati a quei livelli.
Sono d'accordo con te Iaffio
Ora stiamo vivendo un periodo che definire nero è un eufemismo, come appunto ai tempi di Attaguile, ma anche con Massimino, che adesso viene celebrato come un eroe, non è che andasse tutto a gonfie vele.
Gli va sicuramente riconosciuto un vero e disinteressato amore per il Catania, ma a livello di risultati non abbiamo ottenuto granché.
Come hai scritto tu, tanta serie C e aggiungo io anche diversi campionati anonimi di B e due fugaci apparizioni in serie A, dove abbiamo rimediato solo figuracce.
Per me l'epoca d'oro del calcio catanese sono stati i mitici anni Sessanta, con Marcoccio presidente e Di Bella allenatore.
Allora ero un ragazzino, ma ricordo bene come tremavano e perdevano al Cibali gli squadroni.
"Clamoroso al Cibali!" urlò il radiocronista Sandro Ciotti, quando la grande Inter di Helenio Herrera perse partita e scudetto.
Bei tempi!!!