TREDICI ANNI ALL' OMICIDA DELLO STADIO
CATANIA (g.t.) - E' stato condannato a 13 anni per omicidio dalla Corte d' assise di Catania il custode dello stadio comunale "Cibali", Angelo Grasso, che il 12 giugno 1983, poco prima dell' inizio della partita di serie B tra Catania e Perugia sparò con il fucile da caccia contro i tifosi assiepati nella curva Sud, uccidendone uno (il metronotte Lorenzo Marino) e ferendone più o meno gravemente altri trentadue. La corte, presidente il dottor Inserra, ha riconosciuto all' omicida le attenuanti generiche e quelle della provocazione, riducendo la richiesta del Pm che era stata di ventidue anni. Alla base della tragedia l' esasperazione di Angelo Grasso, da trent' anni custode dello stadio, ormai vittima domenicale dell' inciviltà dei tifosi che gliene facevano di tutti i colori, fino ad arrivare a orinare sulla sua abitazione dalle gradinate. Anche quella domenica gli insulti e il lancio di oggetti si erano ripetuti come una consuetudine. Il Grasso, esasperatissimo, prese il suo fucile e sparò. Il morto risultò estraneo alle provocazioni.