In occasione della sfida contro il Trapani, la Curva Nord intendeva esporre nuovamente lo striscione di oltre 70 metri con cui era stata celebrata la promozione in serie A. Tuttavia – raccontato sulla pagina facebook Quando saremo tutti nella nord – ecco cosa è accaduto secondo la versione dei sostenitori della curva nord:
IL BANDIERONE NON C’E’ PIU’. LO HANNO BUTTATO NELLA SPAZZATURA.
Non lo rivedremo più, amici.
Lo striscione Curva Nord è sparito. Non si trova più. O meglio: è stato buttato nella spazzatura come un rifiuto. Perché uno striscione 70 metri per 30 non può sparire e non sapersene più niente.
Dopo i fatti del 2 febbraio era stato sequestrato perché posato in un’area interessata dalle indagini. Quando ci viene comunicato il dissequestro, un paio di anni fa, lo sistemiamo, lo pieghiamo e lo depositiamo in uno sgabuzzino sotto la tribuna A che ci viene indicato. Ieri ci arriva una segnalazione:”Siete sicuri che lo striscione ci sia ancora?”. Preoccupati ci rechiamo allo stadio e il bandierone, in quello sgabuzzino, non c’è più.
Nessuno ne sa niente. Dal Comune rimbalzano la cosa al servizio d’ordine del Catania, da questo al Comune. L’unica cosa certa è che lo striscione è stato preso e buttato nella spazzatura. Non poteva stare più lì? Perché non chiamarci, come fanno per mille cazzate, e dircelo? E invece no: di nascosto lo hanno fatto sparire.
Hanno fatto sparire il simbolo della nostra tifoseria. Lo striscione della promozione, dall’inestimabile valore affettivo. Realizzato con una colletta a cui ha partecipato tutta la città. Uno striscione che rappresentava lo spirito del nostro essere tifosi: tutti uniti sotto i colori del Catania. Un simbolo buttato via come una scarpa vecchia.
Un vero e proprio sfregio al cuore di noi tifosi. Una intera città vuole sapere chi è stato e perché lo ha fatto. Non pensate che la cosa finirà così, a caffè, perché andremo fino in fondo.
Questa è la goccia che fa traboccare il vaso. L’ennesimo affronto che subisce una tifoseria la cui colpa, evidentemente, è di essere troppo innamorata della sua squadra. E che in cambio riceve solo affronti e soprusi, dal Comune, dalla società e adesso anche degli inservienti della stessa. Gente pagata con i nostri soldi che pensa di poterci cacare in testa liberamente. Potete togliervelo dalla testa.
Chi sa, parli. Comune o servizio d’ordine del Catania che sia.
Per adesso riusciamo a dire solo una cosa: vergogna, vergogna, vergogna.