STAMPA- Così parla la serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Frosinone, se vuoi la A via quel mal di trasferta (La Gazzetta dello Sport)

“Una cosa è certa. Adesso il futuro del Frosinone dipende solo dal Frosinone. Sì, perché il punto ridato al Bologna potrebbe non avere importanza dato che la squadra di Stellone avrà 4 scontri diretti in 7 partite da giocare e anche 4 partite lontano dal Matusa, il vero e proprio fortino dei ciociari. Infatti, è sempre più larga la forbice tra il rendimento interno e quello esterno dopo le vittorie contro Pescara e Latina. Il Frosinone ha vinto 11 partite su 18 in casa, raccogliendo 39 punti (miglior bottino della B) e perdendo una sola volta (01 con la Ternana). Fuori casa, invece, è tutta un’altra storia. Il Frosinone ha incassato 29 gol (su 44 totali) in trasferta e ha perso 9 partite su 17. Un bilancio non esaltante per la squadra di Stellone. «Ma non mi preoccupa il fatto di giocare 4 partite su 7 fuori casa — dice Paolo Sammarco, centrocampista del Frosinone —. Forse sarebbe stato meglio il contrario, ma va bene così. Purtroppo non possiamo portarci il Matusa in giro per l’Italia ma dobbiamo mantenere la stessa intensità su tutti i campi. L’unico vantaggio vero è quello di giocare lo scontro diretto con il Bologna in casa, quello sarà il match decisivo».

Barillà ha fretta «Trapani, subito i punti pesanti per la salvezza» (La Gazzetta dello Sport)

“Con la classifica ulteriormente accorciatasi nella parte bassa per il Trapani l’ultima parte della stagione regolare sarà una vera e propria volata verso l’obiettivo salvezza. Perché il traguardo possa essere raggiunto, però, occorre correre e la frenata nel derby di Catania ha reso più difficile l’impresa. Apparentemente il calendario non sembra impossibile tenuto conto che delle 7 partite rimanenti quattro il Trapani le giocherà al Provinciale, rivelatosi fin’ora un vero e proprio fortino dove i granata hanno conquistato ben 34 dei 42 punti che hanno in classifica. Basterebbe vincerle tutte per avere la certezza della permanenza in serie B. AVVERSARIE Il compito, però, appare tutt’altro che facile se si tiene conto che sul proprio terreno di gioco il Trapani dovrà affrontare squadre agguerrite come Bari, Virtus Lanciano, Modena e Pro Vercelli. Da qui la assoluta necessità di fare punti in trasferta. Spezia, Perugia e Avellino costituiscono ostacoli davvero difficili e ci vorrà il miglior Trapani, non certo quello visto a Catania nella ripresa, per sperare di racimolare punti lontano dal Provinciale.

Martella sicuro «Dai Crotone voglio vincere il mio derby» (La Gazzetta dello Sport)

“Crotone e Lanciano, una sfida con tante analogie. A cominciare dai proprietari delle due squadre, il Gruppo Vrenna e il Gruppo Maio, entrambi operanti in ambito ecologico – ambientale. E poi i due allenatori, giovani e rampanti. Le due squadre per certi versi si somigliano proprio per filosofia di gioco e per moduli applicati. La differenza nei risultati però la fanno i pareggi: ben 7 in più per i frentani, esattamente come sette sono i punti di differenza tra le due squadre. Per quanto riguarda il cammino nelle ultime giornate il Crotone sta un po’ meglio visto che ha collezionato tre vittorie e tre pareggi nelle ultime sei gare conquistando 12 punti a fronte degli otto punti incamerati dalla formazione di Roberto D’Aversa frutto di due vittorie, due pareggi e due sconfitte.

Sprint Antonelli «Il Bari è vivo Può vincerle tutte e fare i playoff» (La Gazzetta dello Sport)

“tefano Antonelli lancia lo sprint. Sull’onda lunga del messaggio lanciato dal presidente Gianluca Paparesta («Il Bari è vivo, può vincerle tutte fino in fondo»), il d.s. biancorosso spinge gli uomini di Davide Nicola ad accelerare sul rettilineo d’arrivo: «La rimonta è possibile. L’importante è stare uniti e volerlo tutti insieme. Il Bari è cresciuto nel girone di ritorno, ha conquistato 20 punti, ha trovato un ceppo base, sta facendo di tutto per raggiungere l’obiettivo che vorremmo e che meriterebbero i nostri tifosi. E pensare che con due vittorie in più saremmo già tra le prime otto. Ma, quel che conta, siamo ancora in corsa. E dobbiamo correre. L’anno scorso, in questo momento del campionato, il Bari aveva gli stessi punti (45) e sei lunghezze da rimontare sui playoff. Ne hanno vinte sei su sette, e ce l’hanno fatta. Dobbiamo provare a ripetere l’impresa». SULLO SPEZIA Disegna un progetto intriso di speranze, ma non certo irrealizzabile. «Dobbiamo fare il nostro, senza guardare gli altri – premette il dirigente –. La classifica dice che i rivali più vicini e abbordabili sono Livorno, Spezia e Pescara. Ebbene, negli ultimi novanta minuti di campionato ci attende la sfida di La Spezia. Dobbiamo fare in modo di presentarci allo scontro diretto, cercando di rosicchiare almeno tre lunghezze ai liguri, ora a quota 50 (ma ha vinto a Bari 30, ndr) e giocarci tutto nel faccia a faccia». Fissa una mèta non utopistica, per dare forza e credibilità al tentativo di risalita.