STAMPA- Radiazione, retrocessione, penalizzazione, risarcimento?

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

CATANIA, TRA DEBITI E PARTITE TRUCCATE L’ISCRIZIONE IN B È A RISCHIO (Today)

“Il Catania rischia di non iscriversi al prossimo campionato di serie B. Se non verrà rispettata la scadenza del 30 giugno e tutti i documenti non saranno a posto, gli etnei potrebbero non disputare la prossima stagione nel torneo cadetto ma, allo stesso tempo, potrebbero incappare in un giudizio di responsabilità diretta che significherebbe retrocessione immediata e magari anche una penalizzazione. Il problema, però, sono i conti e la situazione finanziaria del presidente Pulvirenti.“Dall’inchiesta “I treni del gol” emerge come la primissima necessità della società era quella di evitare un possibile rischio di fallimento restando in Serie B per un’altra stagione. Per dirla con l’ex ds Daniele Delli Carri “è una cosa un po’ complessa, perché tu non c’ha più il paracadute della serie A”, diceva a Piero Di Luzio in un’intercettazione del 17 aprile. Tradotto: senza i soldi dei diritti tv il futuro sarebbe stato più che mai grigio. Sono due i nodi da sciogliere entro la settimana prossima: i pagamenti degli stipendi e l’iscrizione. Il 25 giugno sono scaduti i termini per presentare alla Covisoc i pagamenti di Irpef, Inps e Iva riferiti ad aprile e da quanto si apprende la società di Pulvirenti è in una situazione border-line perché potrebbe non aver corrisposto alcuni stipendi da almeno quattro mesi”, scrive Simone Di Stefano sul Corriere dello Sport. Riferendosi al fallimento della compagnia aerea Wind Jet di proprietà del presidente del Catania, Delli Carri dice che “per ripartire “servono dieci milioni! E lui (Pulvirenti, ndr) ha i conti bloccati…”, che infatti – tra una presunta combine e l’altra per arrotondare – ammette di aver chiesto aiuto anche a Nereo Bonato, ex ds del Sassuolo, per farsi comprare Lucas Castro e risollevare un po’ le casse rossoazzurre. Stando così le cose, anche ammesso che il Catania abbia dimostrato di aver pagato gli stipendi fino ad aprile, sarebbe assurdo che senza certezze per il futuro la Figc ammettesse l’iscrizione di un club senza più un consiglio d’amministrazione e privo di un futuro certo. Sarebbe come dare l’ok a un altro Parma. Anche se accadesse in B, poco cambierebbe. Ed ecco che diventa dunque fondamentale superare l’altro ostacolo di martedì, quando scadono i termini per l’iscrizione.”, spiega ancora il quotidiano sportivo.

L’inchiesta catenese ed ‘i tifosi traditi’ Il Codacons chiede maxi risarcimento (Blog Sicilia)

“Una azione risarcitoria in favore dei tifosi delle squadre coinvolte nello scandalo su cui sta indagando la Procura di Catania e di chi ha scommesso sulle partite incriminate. E’ la proposta del Codacons che ha lanciato il Comitato “Catania tifosi traditi” e come misura risarcitoria intende chiedere 2.000 euro di risarcimento per ogni singolo tifoso. Secondo l’associazione dei consumatori oltre alla buona fede tradita, infatti, i tifosi hanno sostenuto spese per seguire la propria squadra del cuore (abbonamenti o biglietti per lo stadio, acquisto partite in pay-tv, trasferte, ecc.) mentre gli scommettitori hanno puntato anche su partite che sarebbero state combinate. Proprio nei giorni scorsi il Codacons ha presentato alla Procura di Catania formale costituzione di parte offesa nell’eventuale processo che scaturirebbe dall’inchiesta Treni dei gol.