STAMPA – Rabbia Lotito, Mea culpa Petkovic

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Petkovic:è tutta colpa mia (Il Tempo)

«Una squadra che punta alla vetta non può giocare così Non ho insegnato ai miei come si reagisce alle fasi negative»

“Il tecnico fa autocritica dopo la debacle: ho destabilizzato la squadra

“nCrolla la Lazio, disastro al Massimino. Quarta sconfitta in campionato, la seconda in sette giorni,unsolopuntonelleultimetregare, senzadimenticare il pareggiodi Atenecontro il Panathinaikos. Mea culpadi Petkovic, poker del Catania: «Ètuttacolpamia-haspiegato a fine gara -mi assumo la responsabilitàper la sconfitta. Una squadra che vuole essere diverticenonpuòfareunaprestazione così. Invito i miei ragazzi a mantenere i piedi per terra e ricominciare a lavorare con umiltà, impegno e determinazione, dimenticando le quattro partite senza vittorie». Calma e sangue freddo, il momento è delicato, la crisi è dietro l’angolo. Manca lo spirito, la grinta, la Lazio è una squadra spenta che difficilmente riescea reagire:«Nonsiamo in gradoditrasformareunasituazione negativa in positiva. Non sono riuscito a dare una mentalitàgiustaquandolecose vanno male. Nel secondo tempoèmancatalaconvinzione per ribaltare il risultato».

Tare: «Tutti insieme ci rialzeremo in fretta» (Il Tempo)

“nSconfittapesante,risultatodifficiledadigerire, a tratti inspiegabile. Ma la colpa è di tutti, a mettercilafacciaèIgli Tare:«Ècomplicatoanalizzare una prestazione del genere – ha commentato il diesse – non è facile capire quale sia stato realmente il motivo, sicuramentenonabbiamofatto niente di quello chedovevamofare eilCataniahavintomeritatamente.Oraè facile distruggere quanto di buono fatto. Ma la Lazio va difesa anche nei momenti di difficoltà, bisogna capire quali sono gli errori e ritrovare subito la strada giusta». Ripartire senza piangersi addosso, è questo l’obiettivo.Daoggi la squadra dovrà voltare pagina: «Dobbiamo riflettere su questa sconfitta, la colpa è di tutti.

L’onestà di Petkovic: «È solo colpa mia avrei dovuto cambiare dopo mezz’ora» (La Sicilia)

“Dura in campo non più di venti minuti, la Lazio, il tempo di fallire con Rocchi un gol quasi fatto e di incassare il rapido uno-due di Gomez e Lodi. Poi, evapora, l’undici di Petkovic e finisce in balia di un Catania che lo colpisce ancora due volte e lo affonda: 4-0. Era toccato al Genoa di Pasquale Marino, l’ultima volta, di soccombere al Massimino con un punteggio così pesante. Ovvio che Lotito, di solito loquacissimo, preferisca stare zitto. Il presidente svicola, ma prima di scomparire, in fondo alla zona mista, sbotta: «Non parlo quando vinco e non parlo quando perdo. Così evitiamo il fenomeno… ». Sibillino. Più chiaro, di sicuro, Igli Tare, il direttore sportivo: «La prima occasione è stata per noi. Poi, regalati due gol al Catania, non siamo stati più in campo: sconfitta pesante, ma, accettati gli schiaffi, dobbiamo riprendere a pedalare, non prima di aver capito, però, da dove siano scaturiti certi errori, stavolta al Massimino non si è salvato nessuno. Il derby che incombe? Non ci ha condizionati, così come non ci ha condizionati l’assenza di Klose: Rocchi è un attaccante di valore, ha fatto la storia della Lazio».

«Lazio troppo brutta per essere vera» E ora Petko cambia (La Gazzetta dello Sport)

“La delusione di Tare, Mauri che «chiede scusa ai tifosi» Il tecnico studia novità: «Ma il problema è la grinta perduta»

“Adesso la crisi è ufficialmente aperta. E proprio nella settimana più delicata della stagione, quella che porta al derby con la Roma di domenica. La Lazio torna da Catania con il morale sotto i tacchi,ma anche con la voglia di archiviare subito la figuraccia del Cibali, provando a derubricarla sotto la voce «giornata storta». Sarà il campo, giovedì col Panathinaikos e domenica con i giallorossi, a dire se le cose stanno davvero così o se invece la bella partenza stagionale si è già esaurita. «Non ci sono spiegazioni per quanto fatto a Catania—ammette senza giri di parole StefanoMauri—.Abbiamo sbagliato tutto, dall’approccio alla gara all’interpretazione della stessa. Eravamo molli, senza un minimo di cattiveria agonistica. Quando giochi in questo modo non vai da nessuna parte. E infatti il 4-0 finale è lo specchio di questo comportamento. Dopo una giornata così c’è una sola cosa da fare: chiedere scusa ai tifosi, rimboccarsi le maniche e ripartire ».

Lazio travolta e sotto choc Petkovic: «Colpa mia, ma la squadra è molle» (Il Corsera – Roma)

“«Inspiegabile mancanza di reazione»

“La settimana che porta al derby inizia con uno 0-4 che fa sprofondare la Lazio nella crisi. Nella batosta rimediata a Catania c’è un po’ di tutto, dai problemi dimentalità alle evidenti carenze di un organico provato da fatica e infortuni, dagli errori di formazione di Petkovic alla giornata no dei singoli calciatori. «Colpa mia soprattutto – le prime parole del tecnico – Ho destabilizzato i ragazzi con una o due mosse, ho causato una serie decisiva di squilibri. Ma la squadra fino al primo gol mi è piaciuta, meritava il vantaggio. È inspiegabile una reazione così passiva dopo l’1-0 o il 2-0, però. C’è stato un calo mentale, posso dire che non sono ancora riuscito ad entrare nella psiche dei ragazzi, non possiamo essere così molli. Ora dobbiamo ripartire da zero, tutti abbiamo ancora molto da imparare».

Petkovic: Mi prendo la colpa (Il Corriere dello Sport)

“«Non sono ancora entrato nella testa dei giocatori Cè stato un calo, inspiegabile la mancata reazione»

“Non era uno scienziato ieri, non può essere diventato un fesso oggi, ma è evidente che ci sia stata la sua mano dietro al crollo di Catania. «Colpa mia» ha confessato il tecnico di Sarajevo, alla prima sonora e severa lezione nel campionato italiano, perché forse ha smarrito il buon senso dimostrato altre volte. La Lazio di Petkovic, che aveva raccolto applausi nelle prime giornate, sè sgonfiata e in un giorno solo ha esibito tutte le contraddizioni che sinora lavevano accompagnata, tra qualche ombra e moltissime luci. Il tracollo di Napoli era stato un segnale, non recepito in pieno. Ieri al vecchio Cibali la squadra biancoceleste, ancora senza mediani e alla ricerca di un calcio troppo ambizioso, sè sbriciolata, presa a schiaffi dal Catania di Maran. Poteva finire peggio, con una goleada più pesante. Lazio disorganizzata, infilata in contropiede, senza un filo di logica e di orgoglio. Un tonfo deprimente a sette giorni dal derby con la Roma. Stravolta la classifica, perché la Lazio è stata superata dalla Fiorentina ed è scivolata al quinto posto.

La Lazio crolla a Catania Petkovic: «E colpa mia» (Tuttosport)

“Dopo avere raccolto nulla con la Juve e soltanto un punto con lUdinese, il Catania scarica tutta la propria rabbia contro una Lazio sin troppo arrendevole e inconcludente, complice anche lassenza del suo fromboliere principe, Klose. La squadra di Petkovic parte bene, ma si spegne quasi subito. Il tempo di incassare il primo gol di Gomez, il migliore in campo. «Mi assumo la responsabilità per la sconfitta, perché non ho preparato abbastanza bene la squadra. Una squadra che vuole essere di vertice non può fare una prestazione così». Laconico il commento a fine gara del tecnico della Lazio: «Quelli in palio oggi erano 3 punti molto importanti che abbiamo lasciato per strada. Avevamo cominciato bene, e abbiamo avuto qualche buona occasione, ma dopo aver subito l1-0 abbiamo cominciato a sbagliare e dopo il secondo gol ci siamo arresi. Faccio i complimenti al Catania che ha giocato molto bene, ma le responsabilità sono tutte mie. Hernanes? Non era al 100% già prima della gara – ha rivelato il tecnico – e per questo lho tolto a fine primo tempo, non volevo rischiare di perderlo. Ora però tutti dobbiamo dare di più: se vogliamo restare ai vertici della classifica bisogna fare il massimo, è un obbligo verso i tifosi».


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