STAMPA – Terzo posto per non perdere il posto

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Milan (Calcioblog)

Il Milan riparte dopo il “ciclo terribile” che ha messo in mostra i limiti di una squadra capace di una grande rimonta dopo le prime 8 giornate da incubo, ma proprio per questo a corto di fiato e di idee soprattutto in assenza del suo nuovo “faro”: Mario Balotelli. L’attaccante ha giocato soltanto la prima delle tre partite impegnative dei rossoneri, quella con la Fiorentina conclusasi con un pareggio che aveva già fatto partire qualche campanello d’allarme, poi la squalifica lo ha escluso dalle sfide con Napoli e Juventus. La differenza si è vista. Soltanto gol da centrocampisti, un pareggio e una sconfitta a Torino che hanno finito per mettere in discussione anche il terzo posto quando alla vigilia del trittico di scontri diretti si ipotizzava piuttosto una battaglia per la seconda piazza. Non è stato un periodo esaltante per il Milan, Allegri ne è perfettamente cosciente, ma tutto sommato poco male, l’obiettivo della qualificazione in Champions è comunque al momento acquisito e i rossoneri hanno un preziosissimo punto di vantaggio sull’arrembante Fiorentina di Montella. Ora il calendario non sembra nascondere grosse insidie, dopotutto i milanesi hanno iniziato questo campionato reduci dal secondo posto della seconda stagione, anche se le gare di fine stagione possono sempre portare a risultati inattesi. A fare la differenza, in condizioni normali, dovrebbe essere la “differenza di motivazioni”, ma non sembra è così

SenzaChampions il tecnico rischia Spunta Seedorf ma Galliani frena (La Gazzetta dello Sport)

“La critica del presidente: allenatore testardo e con poca personalità. L’a.d. lo difende

“I simili si riconoscono, si annusano e si piacciono. E’ quello che è successo a Silvio Berlusconi e Clarence Seedorf, due personaggi forti con la stoffa del leader che hanno sempre avuto un rapporto speciale. E’ quello che non è successo invece al presidente del Milan e Massimiliano Allegri, tecnico sopportato ma mai del tutto accettato. Allegri è il presente, l’uomo che ha riportato il Milan allo scudetto. Però ha anche fatto arrabbiare il Cavaliere in più di un’occasione e spesso è stato ripreso pubblicamente. Seedorf è il passatomapotrebbe diventare il futuro. Berlusconi vorrebbe l’olandese sulla panchina del Milan per la prossima stagione. Ma dovrà fare i conti con Galliani, da sempre strenuodifensore dell’allenatore toscano. Salvato da GallianiChe tra Berlusconi e Allegri non corra buon sangue non è una novità. Il patron non perde occasione per punzecchiare il suo tecnico, in pubblico o attraverso i suoi collaboratori. L’ha fatto anche ultimamente durante il viaggio negli Usa, manifestando il suo desiderio di sostituirlo con Seedorf. Berlusconi rimprovera ad Allegri la scarsa personalità e i rapporti difficili con i giocatori, il fatto di aver mandato via Pirlo e Pato, di aver accantonato Nocerino e di aver smarrito anche il feeling con Robinho. Poi c’è quella sconfitta pesante con il Barcellona, ritenuta una macchia indelebile sulla fedina di Allegri. «Nella gara di ritorno ha sbagliato tutto — avrebbe raccontato — loro facevano quello che volevano e questo ha demoralizzato la squadra». Fosse stato per Berlusconi lo avrebbe mandato via già dopo la sconfitta dell’andata con la Fiorentina: fu Galliani a convincerlo, per motivi d’immagine (il Milan aveva cambiato tanto in estate e cacciare Allegri significava voler scaricare tutte le responsabilità sull’allenatore), ad aspettare. Poi il tecnico è tornato in corsa per la Champions con una rimonta insperata, ma neanche questo è stato sufficiente per guadagnarsi la stima del boss.

Clarence e il Cavaliere, un rapporto speciale che va al di là del calcio (La Gazzetta dello Sport)

“Lì per lì sembrava soltanto una battuta. Una delle tante. Al limite un augurio. Ma vista la piega che potrebbe prendere la faccenda, ora suona quasicome un oracolo: «Quando Clarence diventerà allenatore del Milan, potrà portare da noi anche i fratelli e il cugino ». Firmato: Silvio Berlusconi. Per capire meglio basta riavvolgere il nastro esattamente di due anni. Seedorf era aRomaper ricevere il cavalierato dell’Ordine di Orange- Nassau su volontà della regina Beatrice per meriti sportivi, impegno umanitario e promozione dell’immagine della sua nazione. E Silvio, fra un impegno e l’altro, non ha voluto mancare alla cerimonia. Sapeva che a Seedorf avrebbe fatto piacere, e si è presentato come si fa con un vecchio amico. «E’ un leader dentro e fuori del campo. Un esempio di vita per tutti. Si è sempre comportato come un signore», commentò il numero uno rossonero


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