Addio Bergessio, la 9 è già di Calaiò

Redazione

Fiorentina la preferita (Montella è il “suo” allenatore), Sampdoria la possibile sorpresa (in fondo neanche Mihajlovic gli dispiacerebbe), le offerte delle inglesi sono suggestive (ma come Maxi Lopez, preferisce l’Italia), le ipotesi arabe sono peregrine sebbene allettanti per numero di zeri. Insomma, a meno di calamità naturali che fermino il “gioco dell’OC(c)Asione” su qualunque casella si fermi la conta, Gonzalo Bergessio è destinato ad andar via da Catania. Lo dice il calciomercato, lo dice il buonsenso, lo dicono tanti particolari.

E’ già lontano da Catania, Bergessio. Lo è concretamente: non si è ancora unito ai compagni in ritiro. Perché? Segue una particolare terapia riabilitativa in Argentina, dice la versione ufficiale. Quella realistica, fondata sull’eccellenza del centro di riabilitazione di Torre del Grifo (che già in passato lo rimise in piedi a tempo di ‘miracolo’), suggerisce come meglio sia, per un giocatore destinato ad altre esperienze (e per la squadra cedente), risparmiar il tempo dedicato ad amalgamarsi nel gruppo e nel modulo che dovrà poi abbandonare.

Lontano da Catania, lo è pure numericamente: Se “chi va a Roma perde la poltrona” – com’è noto dai tempi più verdi – “Chi dall’Argentina non si muove, perde la maglia numero nove”, già sul petto di un nuovo acquisto, uno di quelli che una volta indossata non la cederebbero indietro per nulla al mondo: Emanuele Calaiò. L’arciere ha ereditato – già prima delle firme sul certificato di addio (atteso in settimana) – il numero del centravanti ‘classico’, la maglia che Bergessio ha sudato tanto e con la quale ha segnato tanto.

L’addio di Bergessio è solo una questione di tempo, tempo che è denaro. Se resterà comunque nel cuore di club e tifosi per quanto dato, e per i bei ricordi che lo videro protagonista, Gonzalo Bergessio è talmente lontano dagli occhi – che guardano avanti – da rappresentare già il passato. Sarà forse per questo che il Catania si è pure dimenticato di fargli gli auguri (il 20 Luglio) per il compleanno. Non di dimenticherà invece di augurargli buon viaggio, dovunque questo lo debba portare, a breve anzi, a brevissimo.

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