STAMPA- Allenatori, quanti no al Catania..

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Cambiasso, Zenga, Liverani, Torrente il Catania sfoglia una rosa di 4 nomi (La Sicilia)

“Fabio Liverani ha qualche difficoltà a liberarsi dal Leyton, club inglese che lo aveva tesserato l’8 dicembre scorso. Il Catania lo ha bloccato, ma non è l’unica pista che segue, anche se fino a oggi resta la principale. A parte le difficoltà dell’interessato, ci sono anche discorso in atto in dirigenza e non tutti sembrano d’accordo su questa soluzione. Magari, poi, alla fine sarà Liverani l’allenatore. Ma in queste ore, nelle segrete stanze del Village, non tutti la pensano allo stesso modo. Una buona parte del tifo vorrebbe di nuovo Beppe Sannino, ma la società non è disposta a fare marcia indietro perché sa che il ritorno del tecnico campano costerebbe il licenziamento del preparatore Ventrone e un ridimensionamento notevolissimo dell’operatore di mercato Cosentino […]Ci risulta che il Catania abbia ancora una volta sondato il mercato per capire se Walter Zenga è disponibile a un ritorno clamoroso oppure no. Ma l’ex tecnico rossazzurro, anche lui fregiatosi di un record di punti, all’indomani di una salvezza risicata, risiede a Dubai e non s’è spostato nemmeno di fronte alla proposta del Cagliari, per il dopo Zeman. Ma Walter è legato a Pulvirenti da un’amicizia vera, fraterna. Questo è un dato di fatto, così come è anche vero che di fronte a una proposta del genere, Zenga non può non aver parlato chiaro. E, conoscendolo un po’, avrà chiesto non certo garanzie per il futuro, ma quelle per l’immediato presente. Proviamo a interpretare il pensiero senza giri di parole? Fuori Cosentino e Ventrone, dentro Zenga. Né più, né meno. Zenga, con Pietro Lo Monaco al fianco, ha lavorato bene, poi ha scelto Palermo, ma a Catania ha lasciato un buon ricordo e molti estimatori. Pulvirenti in primis. Ma non ha un carattere così remissivo da accettare metodi come quello del marine. Da scartare Delneri, Delio Rossi, non ancora Ravanelli (ma è un’ipotesi più che mai disperata) e Ferrara. Si era riparlato di Cosmi, ma siamo ancora alle ipotesi in calce a una lunga lista di tecnici monitorati a tavolino, nel corso di lunghi confronti in sede. La squadra, adesso in pausa, riprenderà a giorni il lavoro di preparazione a Torre del Grifo. E, in quel caso, dovrebbe esserci un nuovo allenatore a condurre a le sedute a porte chiuse. Attenzione: fino a oggi non è stato sollevato ufficialmente Maurizio Pellegrino, ma è difficile che rimanga, specie dopo la reazione della squadra nelle ultime tre partite di gestione bis.

Vanigli in panchina e Arrigoni direttore tecnico (Romagna Noi)

“ Il botto di fine anno lo ha fatto il Forlì Calcio. Ieri la società biancorossa ha annunciato e presentato il nuovo allenatore, Richard Vanigli, il vice di Roberto Rossi e prima di Attilio Bardi, e il direttore dell’area tecnica, Daniele Arrigoni. Sì, l’ex giocatore e allenatore del Cesena, la sua ultima squadra guidata nella stagione 2011-2012. Un colpo grosso e non solo mediaticamente, ma nella sostanza: Arrigoni, infatti, garantisce personalità, carisma, competenza. “L’offerta da allenatore non l’avrei accettata come già avvenne la scorsa stagione, a questo livello non mi va più di andare in panchina (lo avevano cercato altre squadre di LegaPro, stava invece valutando la offerta del Catania in B). Questo ruolo, invece, mi stuzzica” ha spiegato Arrigoni. E allora quando sono andati a casa sua a Borello lunedì sera per illustrargli programmi e prospettive del club, il presidente Stefano Fabbri, il direttore sportivo Luca Stambazzi (la sua nomina ora è ufficiale) e il dg Lorenzo Pedroni hanno trovato terreno fertile.