STAMPA/Altro – Scommesse, si rischia l’Europa

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Dal 2007 chi è «coinvolto» è fuori dalle coppe europee (La Gazzetta dello Sport)

“La genericità della parola «coinvolgimento» consente di fatto di allargare il divieto anche a chi non ha ricevuto una sanzione ma non è eticamente immacolato: anche perché l’articolo precisa che l’Uefa può basarsi — ma «non dipende da»—sudecisioni di organi giudiziari sportivi nazionali o internazionali, corti arbitrali o giudici ordinari. La Figc deve presentare la lista entro il 1 giugno: probabile che, fino a luglio inoltrato, ci sia qualche «X»

Pallone sgonfiato (Il Corriere della Sera)

“Club sempre più litigiosi e Lega ingovernabile Ora in otto vogliono sfuggire alla responsabilità oggettiva

“Scandali e fuori dall’Europa Petrucci stoppa l’ultima follia

“I club di serie A sembrano del tutto disinteressati alle questioni tecniche e ogni giorno si impegnano per trovare un argomento sul quale dividersi all’interno della Lega e nei rapporti con le istituzioni, Coni in primis. Dilaga il calcioscommesse, senza che dalla Lega sia arrivato un segnale concreto di mobilitazione, a parte le vaghe parole dell’ultima assemblea. Meglio cercare una scorciatoia: nell’assemblea di venerdì, verrà discussa la proposta di Atalanta, Bologna, Cesena, Genoa, Lecce, Novara, Parma e Siena di arrivare a «una nuova definizione del principio della responsabilità oggettiva delle società sportive ». In sintesi: un tesserato può commettere qualsiasi tipo di illecito, senza che venga coinvolto in forma diretta o indiretta il club. A stoppare l’iniziativa, in sede preventiva, ha provveduto già ieri il presidente del Coni: «Insisto per il buonsenso; mi auguro che venerdì quando si aprirà l’assemblea, un presidente prenda la parola e chieda di togliere dall’ordine del giorno il punto sulla responsabilità oggettiva. Lo dico perché non sarà rivista, perché è uno dei capisaldi dello sport, non solo italiano, e perché serve l’approvazione del Coni: il decisionismo serve in momenti come questi. Abbiamo uno scandalo scommesse sotto gli occhi di tutti; non possiamo pensare di alleggerire le responsabilità: in questo momento, complimenti ai magistrati delle tre Procure; alla Figc, che sta facendo rispettare le regole; a Palazzi, che sta lavorando seriamente»


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