GAZZETTA- Fuori Schiavi-Sciaudone, c’entra il Corvino procuratore?

Redazione

Ha destato più d’una perplessità, sin da inizio gara, la scelta dell’allenatore del Catania di fare a meno di due giocatori come Sciaudone e Schiavi. Col senno di poi, assenze che hanno pesato negativamente sull’equilibrio e la pericolosità della squadra, parsa ben lontana da quella in grado di battere agevolmente e con personalità la compatta Ternana, giusto pochi giorni prima.

Nicola Binda, che ha seguito la partita per Gazzetta dello Sport, avanza una spiegazione di natura extra-calcistica a proposito della scelta di Marcolin. Scrive: «è arrivata una sconfitta che spegne le speranze e vede Marcolin sul banco degli imputati. Il tecnico ha scelto una formazione troppo sbilanciata ma in realtà inconcludente, cedendo il governo del centrocampo al Bologna: si pensi che la prima e unica palla-gol è stata di Sauro (colpo di testa alto) al 13’ della ripresa. Ha sorpreso anche la scelta di escludere due titolari come Schiavi e Sciaudone: il sospetto è che Marcolin non li considerasse sereni, visto che il loro procuratore è Romualdo Corvino, figlio del d.s. bolognese».