LETTERA TIFOSO- «Divieto vergognoso. A che serve la tessera?»

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo:

Il calcio è il fenomeno sportivo più amato dagli Italiani, tutti in Italia abbiamo quella squadra del cuore, quella per cui tifiamo, quella per cui gioiamo ad ogni vittoria e a cui leghiamo ricordi e piccole emozioni delle nostre tante domeniche; in Italia un po’ tutti siamo tifosi, chi magari gioisce per la sua squadra in finale di Champions, chi la vede lottare per qualche dura lotta salvezza, chi magari preferisce sostenere la squadra del proprio paesino in qualche categoria dilettantistica, ma tutti siamo tifosi, almeno finché possiamo esserlo per le Autorità, per l’Osservatorio Sportivo, per il Ministero dell’Interno, e via via, una scatola cinese di emanatori di leggi e divieti.
Io, come quasi tutti gli Italiani, sono un tifoso, non un ultras, non appartengo a gruppi organizzati, non conto migliaia di presenze allo stadio, ma sono un tifoso, uno di quelli che vengono pubblicizzati negli “spot progresso”, di quelli che portano la famiglia allo stadio, di quelli che vanno ancora allo stadio con il papà quasi 60enne, o con la ragazza che magari non capisce bene il fuorigioco. Non sono un ultras, sono un semplice tifoso, uno che di soldi per abbonamenti Pay-TV, di biglietti allo stadio, o per trasferte, ne ha spesi tanti. Ed oggi, in Italia, per un 24enne, finanziarsi una trasferta, non è semplice. Sono un semplicissimo tifoso, con la mia sciarpa, e il mio amore verso i colori della mia città, sono un tifoso, o almeno ci provo, perché non mi è sempre possibile, perché la mia città si chiama Catania, ed essere tifoso del Catania non è sempre possibile, soprattutto quando il Catania è impegnato in trasferta.
L’osservatorio sportivo ha ritenuto pericolosa la trasferta di Castellammare di Stabia di domani, le autorità campane hanno emesso il divieto per i tifosi del Catania, Juve Stabia-Catania, partita secca di uno spareggio Play-Off di un campionato calcistico professionistico, sarà disputata senza sostenitori rossazzurri.
Questo è falsare la regolarità dell’incontro, questo è influenzare il regolare svolgimento di uno spareggio in un campionato professionistico.
Basta ricercare su un qualsiasi dizionario il significato della parola “Tifoso”, si troverà: “individuo che si impegna a sostenere con vivo entusiasmo la prestazione di un concorrente o di una squadra in una disciplina sportiva, da solo o in un gruppo”.
Ma domenica al Menti non sarà così, domenica i giocatori del Catania non avranno diritto a una sola voce di sostegno. Non avranno la spinta morale di un solo tifoso. Perché le autorità competenti hanno deciso così.
E non è mica la prima volta in questa stagione, i tifosi del Catania si sono già visti chiudere le porte di molti settori ospiti, in questa stagione già contro Taranto, Siracusa, Messina, Paganese, Catanzaro e Monopoli, io, e tanti altri tifosi Catanesi, muniti della tanto discussa tessera del tifoso, siamo rimasti a casa, a cercare di reprimere la nostra passione, a cercare di darci qualche risposta sul perché in Italia si vogliono riportare le famiglie allo stadio, si vuole un clima di festa sugli spalti, lo si vuole tutti insieme, tutti, tranne che con i tifosi del Catania, a noi non è permesso partecipare al clima di festa.
Era l’Agosto 2009 quando l’allora Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, annunciava la nascita della Tessera del Tifoso, doveva essere uno strumento di fidelizzazione, ci vollero altri due anni per capire come usarla e a che serviva, e il 21 Giugno 2011, il Ministero dell’Interno con CONI, FIGC, Serie A, Serie B e Lega Pro annunciava due importanti novità:
•       Trasferte e abbonamenti riservati ai soli possessori della Tessera del Tifoso
•       Riqualificazione e ammodernamento degli spalti con particolare attenzione riservata ai settori ospiti
In questo campionato di Lega Pro io, con la mia Tessera del Tifoso in mano, mi sono visto chiudere in faccia 7 volte il cancello del settore ospiti, ma allora mi chiedo A CHE COSA SERVE DAVVERO QUESTA TESSERA DEL TIFOSO? FORSE A NIENTE?
Questo weekend sono previste 12 partite di Play-Off di Lega Pro, ma soltanto ad una tifoseria è stata vietata la trasferta, questo è donare un deficit enorme ad una solo squadra sulle 24 partecipanti a questo turno dei Play-Off, così si sta influenzando il regolare svolgimento di un evento sportivo professionistico! E per l’ennesima volta, lo si sta facendo alle spalle del Catania! E’ vergognoso!
E se in Italia la legge è uguale per tutti, in merito sportivo non è così, perché per noi, tifosi del Catania, il momento di poter tifare la nostra squadra come tutti, non è ancora arrivato, ma nel frattempo ci teniamo in tasca la Tessera del Tifoso, con tanta amarezza, aspettando di poterla utilizzare come è previsto da 6 anni oramai.

F.to  Andrea Valentino Papa