STAMPA – Accade in serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Bari senza mezze misure È un’allergia ai pareggi (La Gazzetta dello Sport)

“Una stagione tra alti e bassi: la X è uscita solo quattro volte E un altro dato frena la classifica: l’incapacità di rimontare

“S enza mezze misure. Lo dicono i numeri, la storia della prima parte della stagione biancorossa. È un Bari che vive tra sorrisi e lacrime, tra alti e bassi. Si infiamma e si spegne, con allarmante puntualità. Lo ha fatto con Devis Mangia in panchina, quando arrestò la sua corsa sul più bello, dopo le vittorie di fila contro Catania (2­3 fuori casa) e Avellino (4­2 al San Nicola). Lo ha ripetuto dopo l’arrivo in panchina di Davide Nicola: il doppio successo per 1­0 con il Cittadella in trasferta e Latina al San Nicola non ha trovato seguito a Brescia, dove i biancorossi hanno perso 2­1. Eloquente il percorso di Caputo e soci, dopo l’avvicendamento tecnico: tre vittorie e altrettanti stop. IL MOTIVO Gli ultimi novanta minuti del girone di andata, al San Nicola contro lo Spezia, non cambieranno una tendenza già marcata: questo Bari è allergico ai pareggi. Proprio nel contesto di un campionato dove regna sovrano l’equilibrio. E quanto sia utile portare a casa un punto, lo sa soprattutto il Lanciano, quinto in classifica, che ne ha vinta una meno del Bari (sei gare contro sette) ma ha pareggiato ben dodici volte. «Quando non puoi vincere – ha sempre ripetuto il saggio Eugenio Fascetti, tecnico biancorosso dal dicembre 1995 all’aprile 2001 –, non devi perdere». Ebbene, i biancorossi hanno impattato appena quattro partite (solo la Pro Vercelli in B ha pareggiato meno, cioè tre gare): contro Frosinone e Lanciano in trasferta (entrambe le volte per 1­1), Modena (1­1) e Pescara (1­1) in casa. Un dato che potrebbe celare la scarsa capacità di gestione e di lettura di un match. Ancor più, la mancanza di sufficiente personalità in un gruppo alla perenne ricerca di un vero leader. In attesa della riapertura del mercato e degli inevitabili rinforzi da apportare all’organico, tecnici e dirigenti del Bari stanno valutando anche quest’aspetto.

Strenna Trapani Sotto l’Albero un grande Abate (La Gazzetta dello Sport)

“Sua la tripletta nel ko all’Avellino: «Reti che dedico a tutto il club, perché siamo una famiglia unita»

“C he buono il Trapani in clima natalizio. In fatto di regali prima pensa agli altri (leggi Modena) e poi a se stesso. Sotto l’albero, un Abate straordinario. Perché nell’ordinario il centravanti granata di gol ne segna pochi e ne sbaglia tanti. Le energie le spende a fiumi per fare il lavoro sporco, ma prezioso, impostogli da Boscaglia: creare spazi, rincorrere avversari e recuperare palloni. Sotto porta, quindi, giunge a corto di lucidità. Non la vigilia di Natale, però, perché, dopo Modena, Abate e compagni si erano fatti un’infusione di rabbia, scaricata poi sul malcapitato Avellino: «Venivamo da gare, soprattutto le ultime due, in cui avremmo meritato di più – dice l’attaccante ­. Tanta la rabbia e s’è visto. Siamo andati in svantaggio ed è lì che è uscito un grande Trapani e tanta volontà, fame e determinazione. E’ questo lo spirito che deve contraddistinguerci. Se daremo continuità a questo atteggiamento potremo fare cose importanti». Assieme alla sete di riscatto, contro i lupi dell’Irpinia il Trapani ha messo in mostra anche fluidità e precisione nel gioco, cosa che non sempre gli succede.

Crotone, lo scacco matto al Frosinone porta il nome di Maiello (La Gazzetta dello Sport)

“«Mister Drago mi ha chiesto di giocare tra le linee e inserirmi. Ora a Chiavari con l’Entella per chiudere col botto»

“T orna a vincere il Crotone nell’ultimo match in casa del 2014, ci riesce con una mossa tattica nuova. Contro il Frosinone vice capolista Drago attua un pressing immediato e altissimo e con la posizione di Maiello che fa saltare i piani di Stellone. «Il mister mi ha detto di giocare tra le linee, dove sapevamo di poter creare molti problemi al Frosinone. E in effetti – ricorda Maiello – il segreto della vittoria è quello. Tutti mi dicono di essere stato il migliore in campo ma mi importa poco, è la squadra ad essere stata superba per una vittoria meritatissima». Un Crotone che rivede la luce grazie al suo trequartista che ricomincia da dove aveva finito: dal 3­0 segnato al Bari in pieno recupero (era l’ultimo successo allo Scida, ndr) al gol in apertura contro il Frosinone nell’ultima vittoria dell’anno.