STAMPA- Accade in serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Zuculini, musica maestro Bologna ha un nuovo idolo (La Gazzetta dello Sport)

“Il centrocampista argentino è il vero trascinatore della squadra Suona diversi strumenti per passione e i tifosi stravedono per lui

“Mentre a Bologna i tifosi continuano a dividersi su Diego Lopez, c’è un giocatore che ha messo d’accordo tutti. È Franco Zuculini, il jolly argentino tornato titolare a furore di popolo dopo diversi passaggi in panchina che hanno alimentato le critiche nei confronti dell’allenatore. Zucu non ha voluto cavalcare la polemica aspettando gli eventi e sabato a Varese – con le sue accelerazioni e un assist – ha spinto la squadra al successo che ha scacciato la crisi venendo premiato come migliore in campo. Dopo una lunga trafila di prestiti , Zuculini ha trovato a Bologna l’ambiente giusto per esprimere il suo carattere e la sua passione per la musica e l’arte. CABEZONA Cresciuto nel Racing de Avellaneda col fratello minore Bruno (oggi al Cordoba ma di proprietà del Manchester City) e battezzato in nazionalea 18 anni da Diego Maradona, allora c.t. dell’Argentina, il nuovo idolo del Dall’Ara non ha avuto una carriera facile. Sbarcato in Europa a 19 anni nell’Hoffenheim, non è riuscito a stabilizzarsi ad alto livello. Di lui si parlava soprattutto per la «cabezona», un pericoloso tackle di testa che eseguiva gettandosi tra i piedi dell’avversario. Zuculini, prima di Bologna, vantava già una breve esperienza italiana nel Genoa, ma dopo poche partite era già tornato in Germania e poi di nuovo in Argentina e quindi al Real Saragozza dove nel 2012-13 la rottura di un legamento gli è costata l’addio alla Spagna. La scorsa estate, l’ex d.s. Fusco lo ha prelevato dall’Arsenal de Sarandì, dove si era riciclato per ritrovare la condizione fisica.

«Bari, tira fuori il carattere E segui Nicola» (La Gazzetta dello Sport)

“Antonelli: «Dobbiamo fare tutti di più Il mio futuro? Conta prima quello del club»

“«Dobbiamo dare tutti di più. Non a parole, ma con i fatti». Stefano Antonelli ha ritenuto che questo fosse il momento opportuno per farsi sentire. Dalla squadra, soprattutto. Ha costruito due Bari, il direttore sportivo. Il primo con Devis Mangia durante un’estate ricca di sogni e di sontuose promesse. Il secondo a gennaio, con Davide Nicola, per correggere gli errori e rilanciarsi verso posizioni di classifica più lusinghiere. «Dopo trenta partite il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto – spiega l’essenza del suo intervento –. Ovvio, però, che nessuno possa essere soddisfatto fino in fondo. Vuol dire che non è bastato quanto si è fatto. Ma questa non è l’ora dei bilanci. Tiriamo una riga e andiamo incontro alle ultime 12 partite. Ci attendono altrettante sfide calde, vere. Dobbiamo affrontarle con grande spessore caratteriale, dare un colpo di reni per rilucidare a dovere la stagione. Fare più punti possibile». CARATTERE La lingua batte dove il dente duole. Sotto accusa è ancora finito il carattere di un Bari che finora si è puntualmente fermato sul più bello. «Vero, per tre o quattro volte durante il nostro percorso abbiamo pensato di essere sul binario giusto – osserva il d.s. biancorosso –. Poi, però, ci siamo ritrovati a metà strada. Ultimo esempio, ad Avellino: non c’era da attendersi la pesante accoglienza riservata a noi dirigenti in tribuna. In campo però è successo quel che accade di solito ad Avellino, davanti ad un avversario che ha conquistato ben 49 punti soprattutto grazie ad una massiccia dose di cattiveria agonistica. Ebbene, noi avremmo dovuto metterci sacro furore, per uscirne con un risultato positivo. Non possiamo più sbagliare sul piano caratteriale: le qualità tecniche ci sono, e in abbondanza. Il bello è che la nostra squadra, quando ha avuto l’acqua alla gola, ha sempre risposto alla grande. Evidentemente il carattere non manca, ma non sempre i ragazzi riescono a tirarlo fuori».

«Con la rabbia che ho il Trapani si salverà» (La Gazzetta dello Sport)

“Cosmi: «Ho accettato quella che ritengo una grande sfida. Voglio tornare a fare calcio come piace a me»

“«I n questi mesi che sono stato fermo ho accumulato dentro di me tanta voglia di allenare e tanta rabbia che se riesco a trasferirne anche una sola parte ai miei giocatori sicuramente faremo bene e raggiungeremo la salvezza».È il solito Serse Cosmi, con la solita grinta, la solita voglia. «Dopo le ultime esperienze – ha proseguito ¬ mi ero ripromesso che avrei accettato un altro incarico senza badare stavolta alla categoria, al blasone, alle ambizioni, ai giocatori ma alla serietà della società. E il Trapani sotto questo aspetto in Italia è ritenuta una delle migliori. Ciò mi ha convinto a buttarmi in questa che considero non una avventura, ma una grande sfida, innanzitutto con me stesso, che voglio vincere tornando a fare calcio come piace a me. Il fatto poi di avere scelto me, ritenendomi in grado di sostituire un collega che non è stato un allenatore qualsiasi ma uno che ha scritto una pagina importante della storia del Trapani, mi riempie di orgoglio e mi dà ulteriori stimoli». PRIME MOSSE Nel suo primo giorno da allenatore del Trapani non si è affatto risparmiato. Giunto in città nella tarda serata di martedì, è andato a letto che erano quasi le tre del mattino, dopo un lungo incontro con i dirigenti e la firma su un contratto che lo lega al Trapani fino a fine stagione ma con l’impegno a proseguire il rapporto se le cose andranno per il giusto verso. Ieri mattina il primo allenamento, poi la presentazione alla stampa e nel pomeriggio altro allenamento, stavolta alla presenza dei tifosi. Con sé ha voluto il suo vice Lorenzo Rubinacci e il preparatore atletico Mirco Spedicato. Massimo Lo Monaco e il preparatore dei portieri Antonello Brambilla, già nello staff di Boscaglia, gli altri collaboratori.

Dezi: «Dai Crotone puoi solo vincere» (La Gazzetta dello Sport)

“Continuare a giocare sulle ali della grande prestazione offerta sabato scorso con la speranza che il Crotone possa ancora una volta essere ripagato col giusto merito. È quanto spera Jacopo Dezi che scalda il motore in vista della gara a Cittadella contro una squadra reduce dalla sconfitta nel posticipo e che adesso deve guardarsi alle spalle. Il centrocampista rossoblù e della Nazionale Under 21, sabato ha dovuto saltare la gara per la squalifica rimediata con l’ammonizione a Pescara dove, tra l’altro, il Crotone disputò un ottimo incontro che però non portò punti alla classifica. Quello che prospettano i rossoblù in questa gara contro gli uomini di Foscarini, è di tornare a casa con punti pesanti da poter aggiungere alla scarna classifica con la speranza di poter imbroccare un filotto di risultati positivi e allontanarsi il più possibile dalla zona pericolosa.