STAMPA- Accade in serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Stellone-Iuliano, l’oro del derby (La Gazzetta dello Sport)

“U n ex attaccante contro un ex difensore, entrambi nomi da «Domenica Sportiva». L’altro derby del Lazio è anche il faccia a faccia Stellone¬Iuliano, entrambi debuttani in B. La prima volta contro, niente fregole da derby della Mole ¬ divisione Ciociaria ¬ sebbene Toro e Juve siano pezzi della loro vita. Perché da calciatori si sono solo sfiorati, in una notte di febbraio del 2004. Stadio delle Alpi: Juventus¬Reggina 1¬0. Stellone titolare, Iuliano in panca. Thuram e Legrottaglie inforchettarono il coach giallazzurro fresco di panchina d’oro per il salto in B. Al ritorno? Vinse la Reggina 2¬1, arbitrava Paparesta: sì il match col Moggi furioso e uno stanzino sbarrato, ma è un’altra storia, prescrittasi in Cassazione, pochi… minuti fa. Quel giorno, al Granillo, non c’era nessuno dei due, come non c’era Iuliano nel Messina quando Stellone pareggiò lo 0¬1 siciliano nel 2006, e nemmeno c’era al debutto di Stellone in A, nel 2000: segnò alla Juventus il gol del Napoli, finì 1¬2). Un gol che «… A volte rivedo ¬ ammette Roberto ¬ mettendo il volume a palla…». FIGLI DI PAPÀ Sì, solo sfiorati, ma han seguito insieme il corso di II categoria a Coverciano. «Lui è più simpatico di me», dicono in coro, stimandosi sinceramente («Una bella persona, allegra e preparata» ammette Iuliano del collega). Stellone era fresco di scudetto Beretti, Iuliano novizio con le giovanili del Pavia e pur finì in copertina quando ruggì, rabbioso, ad un arbitro che avrebbe dato dello «sporco negro» ad un suo ragazzo. Figli di… papà, ma attempatelli e svegli, non certo i bamboccioni sullo stomaco all’ex premier Monti. Figli di papà, perché Stellone senior giocava al calcio tra C e D, e il signor Iuliano allenava la squadra del Liceo ad E b o l i frequentato dal figlio: finali studenteschi e quella pertica ¬ tutta salute e nervi ¬ si ritrovò subito nel calcio vero. Di carriera ne hanno fatta, chi più e chi meno. Stellone è lo specialista in promozioni: 4 da giocatore, e da tecnico scudetto Beretti con salto veloce in B. Iuliano con la Juventus ha vinto 4 scudetti, la Nazionale, tre finali Champions (perse) e molto altro. «Sono esperienze, ma si riparte da zero quando inizi ad allenare¬ ha sempre detto ¬ ed esci dal campo».

«Voglio riconquistare Bari» (La Gazzetta dello Sport)

“C iccio Caputo, la grinta di sempre e un cuore grande così: «Se faccio gol ho pronta una dedica speciale. Per un mio grande amico, Domenico Martinucci, che sta vivendo un momento davvero critico. È in ospedale, per le conseguenze di una bomba esplosa in un locale ad Altamura». Svela un retroscena: «Da due partite lascio in panchina una maglietta con il suo nome, spero di mostrarla a tutti appena gonfierò la rete avversaria». Da quando è arrivato Nicola ha segnato soltanto una volta al San Nicola, contro il Trapani. Sono passati 140 giorni. Poi ci sono state le reti (inutili ai fini del risultato) di Brescia e Livorno. Quanto le manca la gioia più intensa nel suo stadio? «Da matti. Sono a caccia del gol con tutte le mie forze. Sono convinto che, quando accadrà, tutto tornerà come prima».