STAMPA- Catania, calcio e malavita

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Pure agenti sotto copertura Per la lotta alle mafie nel calcio» (La Gazzetta dello Sport)

“Mafia e calcio sono due parole legate ancora da preoccupanti vicinanze. Vicinanze che vanno combattute con strumenti normativi e investigativi nuovi. L’ha detto ieri, senza giri di parole, il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho nel seminario «Contrastare la corruzione nello sport» alla Scuola di perfezionamento delle scuole di polizia. Nel suo decalogo ci sono gli agenti da infiltrare negli ambienti calcistici per avere «strumenti da dentro»; il divieto di scommesse per i campionati minori; l’introduzione del reato di bagarinaggio che nello sport «che non può essere considerato un banale e normale commercio»; la traduzione operativa della convenzione di Macolin del Consiglio d’Europa che prevede fra l’altro la «confisca per equivalente » nel caso di frode sportiva. OGGETTIVA DA CAMBIARE Ma nel carnet delle proposte ce n’è anche un’altra che farà discutere: «Rivalutare la responsabilità oggettiva». Concetto che il Procuratore ci spiega qualche minuto dopo. Quel «rivalutare» non significa cancellare, ma «cambiare». In pratica: punire le società che restano passive, proteggere quelle che si impegnano e rischiano di diventare ostaggio dei violenti. «Intorno al calcio ruotano investimenti per miliardi e le forme di infiltrazione della criminalità mafiosa diventano sempre più insidiose da constatare». Cafiero de Raho parla dell’intervento della ‘ndrangheta nella compravendita di biglietti e nella «occupazione di alcuni settori dello stadio». Osservando che «quanto accaduto a Torino, era già successo a Napoli e a Catania ». Ma oltre alla «gestione dei biglietti», c’è anche in qualche caso «l’organizzazione della sicurezza affidata ad alcune fasce di ultras».