STAMPA- Catania, devi ingranare la marcia salvezza!

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

CATANIA, tocca a MARCOLIN ingranare la marcia salvezza (La Sicilia 1 Aprile)

“Coraggio, Marcolin. Forza e coraggio. Tutti i riflettori sono puntati su di lui, i tifosi ne giudicano, come sempre del resto si fa con gli allenatori, le mosse, le scelte, le preferenze, i cambi. Il coraggio. Sì, è sempre così, l’allenatore è l’osservato speciale, il criticato per definizione, il potenzialmente colpevole. Ma qui Marcolin da quando è arrivato, cioè dall’inizio del 2015 sulla panchina del Catania, ha dovuto fare i conti con una serie di questioni dirette e parallele, polemiche frontali e trasversali, accuse personali e di riflesso. Insomma, nel pandemonio e nella confusione di questa stagione, ecco che l’allenatore si è ritrovato costantemente costretto a ballare con i lupi. Nel senso che è stato tirato in ballo oltre ogni questione puramente tecnica, oltre gli stessi risultati, le scelte, qualche volta discutibili e qualche volta semplicemente obbligate o sacrosante. Ma quando Marcolin ha detto di sì al Catania a fine dicembre, sapeva bene a che cosa sarebbe andato incontro. Ambiente catanese in piena ribellione per la retrocessione appena subita e ultimi posti in Serie B nel girone di andata. Un disastro. E che confusione. Due allenatori presi e andati, prima Pellegrino, poi Sannino. Poi Pellegrino bis, con la piazza rimasta impressionata, però, dalle dimissioni del tecnico campano, visto come l’antiCristo, l’eretico, ovvero uno schierato eventualmente anche contro la società. E, naturalmente, con quella baraonda passata e presente in corso, con tante opposizioni e tante incomprensioni apertissime tra tifosi e società, inevitabilmente lo schieramento era quello. Poi è arrivato Marcolin, con un bagaglio recente non brillante, ma con il ricordo di quella conduzione del Catania con Mihajlovic che aveva affascinato tutti, che aveva promosso il serbo come generale in campo e Dario stratega del gioco. Ricordi, naturalmente, il presente è fatto solo di risultati, di punti che servono, di squadra tutta nuova a gennaio, tranne tre, e gruppo da assemblare come fosse agosto. Ma siamo già a metà strada. In mezzo alla strada.

Calcio Catania, la salvezza senza play-out è ancora possibile (ResaPubblica)

“a luce fuori dal tunnel, questo potrebbe rappresentare la fondamentale vittoria ottenuta dal Catania contro l’Avellino, formazione molto solida e compatta, non a caso situata stabilmente (da inizio stagione) in piena zona playoff. L’1-0 del Massimino riporta un barlume di speranza nel cuore dei tifosi etnei, ma non solo. Difatti porta un pizzico di serenità in uno spogliatoio funestato dalle ultime disastrose prestazioni dentro e fuori casa. Ma una rondine non fa primavera, di questo ne è certamente consapevole l’allenatore etneo e il fatto che il secondo portiere rossazzurro Terracciano sia stato giudicato da molti il miglior in campo nella sfida vinta contro gli irpini la dice lunga. La serie B è un torneo insidioso, difficile, da affrontare con umiltà e spirito di sacrificio. I giocatori del Catania lo hanno imparato sulla loro pelle e non può bastare una vittoria per cancellare mesi di disfatte. Tuttavia, il risultato ottenuto contro l’Avellino può altrettanto diventare un punto di partenza per il raggiungimento della salvezza, adesso a sole due lunghezze di distanza. Le prossime nove partite segneranno nel bene o nel male il destino della società del contestato presidente Pulvirenti. L’intero ambiente si dice fiducioso e a caricare ulteriormente i suoi ci ha pensato mister Marcolin parlando di “nove giornate da vivere con l’intensità di nove finali”. È questo lo spirito che pretende il tecnico lombardo dai suoi ed è forse anche quello che si aspettano i tanti supporter delusi. La sfida col Varese (ultimo in classifica) della prossima giornata è quindi la prima fondamentale tappa di un tour thrilling. E se è vero che il Catania affronterà questo vero e proprio spareggio salvezza senza Rosina, i varesini dovranno fare a meno dell’ex rossazzurro Ebagua. Il giorno della verità si avvicina e fino ad allora dalle parti dell’Etna, sono in tanti a sperare che quello zero alla voce “vittorie in trasferta” si trasformi finalmente in qualcosa di diverso.