STAMPA – Catania, pareggio e contestazione

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

E alla fine arrivarono i primi fischi della stagione (La Sicilia)

“I tifosi dopo avere sostenuto la squadra chiedono il cambio di passo per quella vittoria che ormai manca da troppe gare

«Noi vogliamo gente che lotta», è il coro della Sud. La Nord ribadisce al saluto finale dei rossazzurri nel dopo partita: «Ma quando vinciamo, quando c… vinciamo?» con forza e vigore, dopo una partita di sostegno pieno alla squadra.

Giustificazione Rigoli «Catania poco preciso» (La Gazzetta dello Sport)

“L a contestazione del pubblico, dopo tanto incitamento, lascia amarezza anche in questo caso. Dopo il ko con l’Akragas, ecco il pari risicato con il Fondi. Il Catania è in difficoltà, i calciatori lo ammettono ma non si arrendono. Lo stesso Pino Rigoli, alla fine del match, esamina così l’andamento dei 90 minuti e ribatte a chi dice che nel secondo tempo il Catania non ha inciso e tirato poco. «Siamo arrivati al tiro in porta con Caetano, Barisic, Paolucci e Russotto, ma, per una questione di centimetri non siamo arrivati al gol. Nel primo tempo avremmo dovuto avere più determinazione. Negli ultimi metri dobbiamo essere più precisi. Dobbiamo riacquistare la giusta lucidità. Nelle ultime due partite abbiamo creato situazioni importanti, raccogliendo poco». Ancora il tecnico approfondisce: «Viaggiamo a corrente alternata, i tempi di pausa si stanno riducendo e dobbiamo lavorare in questo modo per arrivare al top. Manca molto? Non sono d’accordo, in ogni caso a chi dice che Piscitella è stato dimenticato in panchina, dico che le scelte si fanno in base al rendimento in allenamento. Non sono soddisfatto, si deve ottenere meglio specie se si parla di precisione. Ci siamo abbassati troppo, anche su questo dovremo lavorare».