STAMPA- Catania tra campo e l’anomalia infortuni

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Trapani e Catania pronte ai box (Live Sicilia)

“I rossazzurri stanno continuando a preparare il primo impegno del nuovo anno, previsto al “Biondi” contro il Lanciano. Finora, quello del difensore Belmonte dall’Udinese è stato l’unico acquisto rispetto alla rosa guidata da Pellegrino e da Sannino, e ora affidata a Dario Marcolin. Tuttavia, l’ex barese non dovrebbe essere che il primo di una serie di nuovi arrivi che dovrà necessariamente impreziosire un parco giocatori dimostratosi in parte non all’altezza di un campionato in cui la grinta e la fame di vittorie precede di gran lunga le qualità tecniche e certe finezze, certamente poco gradite al pubblico di fede etnea. Tornando al campo, il nuovo tecnico sta lavorando a una disposizione dell’undici di partenza orientato verso il 4-4-1-1, con il recuperato Rosina che andrebbe ad affiancare Calaiò in attacco, in attesa di un acquisto nel reparto avanzato (si parla di Ardemagni ma nelle ultime ore si fa strada la pista che porta a Maniero), mentre un altro gradito ritorno come quello del brasiliano Martinho verrà proposto su una delle due fasce a centrocampo per aumentare la spinta offensiva della squadra.

Il male oscuro del Catania Infortuni, un record europeo (Siciliainformazioni)

“Il collasso di una società calcistica, di una squadra, può dipendere da tante cose. Le più comuni riguardano, naturalmente, la serie di sconfitte sul campo, che provocano la retrocessione. Oppure la crisi economica. Non si possono nemmeno pagare i giocatori, c’è aria di smobilitazione. C’è, invero, un’altra motivazione: il disordine amministrativo, contabile, qualche furbizia, la trasgressione delle regole, l’illecito sportivo. Nel caso della crisi del Catania nessuno di questi elementi entra… in campo. È la prima volta che una società ed una compagine vengono messe al tappeto dagli infortuni muscolari. La soglia delle sfortunate coincidenze e del destino cinico e baro è stata abbondantemente superata, nel caso degli etnei il ricorso all’infermeria è “strutturale”. Com’è potuto accadere? L’enigma è inestricabile, è lecito porsi alcune domande sulla base di dati di fatto, concreti e ineludibili. Il preparatore atletico, anzitutto, che per i tifosi sarebbe il principale indiziato, è un professionista che negli anni d’oro di Lippi alla Juventus, fece la fortuna della società, comunque si guadagnò ampiamente la stima del coach […] Catania, dunque, resta un caso isolato. Prendersela con gli allenatori, come fa il vice capo dell’Uefa, sarebbe davvero azzardato, visto che c’è stato un valzer di coach nella società etnea. Mistero fitto, dunque.