STAMPA – Con Vergara si può trattare

Redazione


CATANIA –
Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania, si può trattare su proposte serie (La Sicilia)

Si aspetta l’arrivo del magnate di Omnilife ma il messicano ha già rinviato due volte

“Che Vergara volesse il Catania era noto da mesi e nonostante la comprensibile diffidenza dei tifosi era ormai assolutamente ufficiale […] Verrà a vedere Torre del Grifo e poi deciderà. Che ne dice il Catania? Nessuna dichiarazione ufficiale, perché, spiegano da Finaria e dal vertice del club, qui si è impegnati a costruire la nuova stagione.
Il gruppo messicano che fa capo a Jorge Vergara interessato al Catania (Giornale di Sicilia)

“Sono stato chiamato da uno studio che si occupa degli interessi di Jorge Vergara in Italia è mi è stata chiesta una consulenza che ho dato. Tutto qui. Nessun rapporto diretto con lui”. Così Pietro Lo Monaco una settimana fa a Torre del Grifo per il suo ritorno in pompa magna alla specifica domanda se avesse rapporti con l’ imprenditore messicano già da mesi ritenuto il possibile acquirente del Catania.
Risposta convincente, che però adesso sembre rebbe poter essere premessa per altro: la ripresa della trattativa per la cessione del Catania su basi più serie e concrete e lo stesso Lo Monaco sarebbe l’ elemento di mediazione o di congiunzione tra le due parti. Ruolo di amministratore delegato che gli permetterebbe ampia autonomia e che potrebbe essere proprio una garanzia per lo stesso Vergara. Se non dovesse, per qualsiasi motivo, concretizzarsi l’ operazione Nino Pulvirenti avrebbe, comunque, ottenuto un doppio risultato: aver riportato a Torre del Grifo l’ unico uomo che può rilanciare il club rossazzurro e, non secondario, aver recuperato i rapporti con chi per circa dieci anni dice di essere stato suo fratello.