STAMPA- Così parla la serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Serve una vittoria senza fare calcoli» (La Gazzetta dello Sport)

“Èil momento dei messaggi chiari. La società che organizza la pizzata settimanale per ribadire che ci crede ancora, eccome: «Siamo sulla strada giusta», le parole dell’a.d. Rinaldo Sagramola. L’allenatore che esclude dalla lista dei convocati, per scelta tecnica, Simone Bentivoglio. Pur avendo diverse defezioni fra centrocampo e attacco (Benali, Quaggiotto, Sodinha, Andrea Caracciolo). Una bocciatura che deriva dalle regole dettate da Alessandro Calori al gruppo: il passato non conta, bisogna fare punti adesso, bisogna vincere a Carpi, quindi chi ne ha (dimostra di averne) di più, gioca. «Dobbiamo pensare a vincere e basta: non possiamo fare calcoli, con la classifica che abbiamo — ammette il tecnico dei biancazzurri —. Coraggio, intensità, qualità devono essere le nostri armi. Quasi ovvio sottolineare che fare risultato è fondamentale».

«Lanciare i giovani e pensare al futuro» (La Gazzetta dello Sport)

“I12 punti che separano l’ultimo posto del Varese dalla zona playout lasciano pochissime speranze alla squadra di Stefano Bettinelli, la cui salvezza è legata a un miracolo: vincere tutte e sette le partite da qui fino alla fine del campionato. L’impresa è impossibile, considerando le assenze: se Neto Pereira rientrerà a fine mese, Rea è appena stato operato al ginocchio e Corti è sempre fermo per la pubalgia. Come se non bastasse ci sono i problemi societari: giovedì non sono stati pagati gli stipendi di gennaio e febbraio ai giocatori e l’eventualità di un fallimento, che sarebbe il terzo della storia biancorossa, pare sempre più probabile. Il d.g. Beppe D’Aniello sta comunque lavorando per trovare nuovi finanziatori: «Stiamo facendo di tutto per salvare il club e ci sono due cordate di imprenditori che sembrano interessate: una è tutta varesina e, dopo gli incontri in programma settimana prossima, potremo sapere di più sul nostro destino».

Orgoglio Drago «Crotone, ora tutte battaglie» (La Gazzetta dello Sport)

“«La classifica? La so a memoria ma posso giurare che non la guardo mai». Massimo Drago vive il momento più travagliato da quando quel 23 gennaio del 2012 prese le redini della squadra della sua città, della squadra dove ha cominciato ad allenare prendendosi cura dei giovanissimi. Lo stress di questa stagione, poi, non ha eguali ma lui da calabrese caparbio non molla. «Assolutamente, proprio adesso no anche se, in effetti, è l’annata più stressante da quando alleno il Crotone. Dopo, quando tutto sarà finito, stacco col mondo e mi riposerò». Ma per il momento per Drago restano le sette partite verità, a cominciare dalla gara di oggi pomeriggio contro un Lanciano che con 47 punti strizza l’occhiolino ai playoff.

Diktat Cosmi «Col Bari rivoglio il Trapani vero» (La Gazzetta dello Sport)

“«Col Bari ho chiesto ai ragazzi di tornare ad essere quelli che sono stati per quattro partite e mezzo». Serse Cosmi vuole vedere insomma il Trapani vero oggi al Provinciale, non la brutta copia mostrata nel secondo tempo del derby di Catania. E’ l’unico modo d’altro canto per sperare in un risultato positivo contro una squadra che affida proprio alla gara di oggi le residue speranze di agganciare il carro dei playoff. Dopo la sconfitta di Catania, però, il Trapani non può concedersi ulteriori passi falsi. Deve innanzitutto dare una sterzata alla tradizione sfavorevole che ha nei confronti del Bari. Nelle precedenti 15 sfide tra le due squadre, infatti, quella granata vanta un solo successo, risalente addirittura al febbraio 1975 (10 al Provinciale). Per il resto 7 pareggi e altrettante sconfitte. Lo scorso anno sembrava la volta buona, col Trapani in vantaggio per 20 dopo un quarto d’ora, salvo poi ad incassare 4 gol nel giro di mezz’ora prima che nella ripresa Mancosu fissasse il punteggio sul 34. Una metamorfosi simile a quella di sabato scorso nel derby col Catania insomma. Quanto basta perché il Trapani abbia le giuste motivazioni.