STAMPA – Di Grazia, derby da ex

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

L’ex Di Grazia: Akragas scusa ma devo batterti (Corriere dello Sport)

“«Per riportare il Catania dove merita si deve vincere in trasferta»

“La doppia parabola di Andrea. Là dove Andrea sta per Andrea Di Grazia, catanese fino al midollo, l’uomo che con le sue accelerazioni e i suoi cross al veleno ha permesso al Catania, martedì sera al “Massimino”, di mandare a picco la corazzata Matera. Inutile provare a stuzzicarlo in tal senso, visto che il ragazzo fa costantemente sfoggio di modestia e di frasi dell’abecedario del “bravo calciatore emergente” («si vince e si perde in undici. Ho solo fatto il mio dovere. Devo ringraziare l’allenatore e i compagni di squadra che mi hanno sostenuto e regalato consigli importanti per ben figurare»), allora giusto puntare su altro. Sulla sua esplosione dopo le prime partite del girone d’andata, sul suo improvvido accantonamento con possibilità di cessione e, non ultimo, sul suo prepotente ritorno, culminato nella prestazione “monstre” contro il Matera. Sì, cessione, perché il gioiellino rossazzurro è stato a un passo dall’essere smistato ad altra squadra. Questo, per lo meno, è quel che garantiscono i bene informati. Ma poteva uno come Pietro Lo Monaco dar via a cuor leggero un ragazzo che sì, è vero, aveva subìto una flessione nella seconda parte del girone d’andata, ma che è comunque fra i pochi a saltare l’uomo con disinvoltura e che è in possesso di uno scatto bruciante e di un cross al bacio? La risposta è facile da immaginare: Lo Monaco ha borbottato un po’, ha impartito a Di Grazia qualche metaforico ceffone e adesso è tornato a spingerlo e ad esaltarlo come farebbe un bravo nonno (vabbè, facciamo zio?) col proprio nipotino. Coi risultati che ne conseguono.