STAMPA- Il Catania vince, Varese contestato

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania, prima vittoria esterna Il Varese a picco viene contestato (La Gazzetta dello Sport)

“I l vento freddo di Masnago non impressiona il Catania né Dario Marcolin, che si tiene ben stretta al collo la sciarpa appartenuta a Mihajlovic avuta dal presidente Pulvirenti: aveva funzionato con l’Avellino e non ha tradito a Varese, dove è arrivata la prima vittoria esterna. Se il Catania muove un altro passo verso la salvezza, restare in B è invece un miraggio per il Varese, frastornato dai gol di Maniero, Castro e Calaiò (gran sinistro da fuori area), incapace di reagire nel periodo passato con l’uomo in più per l’espulsione di Odjer e bersagliato dagli ultrà, che hanno lasciato lo stadio e insultato il presidente Cassarà.

Crollo a Varese «Brutto k.o. Una condanna» (La Gazzetta dello Sport)

“L’ espressione è quella di chi, per onorare un impegno, deve ancora crederci. Ma adesso intuisce che per il Varese è quasi finita. «La squadra ha dato tutto quello che poteva dare in questo momento. Ovviamente non è sufficiente, credo si intuisca. Questa sconfitta è una mezza condanna. Certo, il clima ostile non ci ha aiutati…», spiega Stefano Bettinelli, dopo la batosta interna con il Catania (0¬3), che di fatto spinge il Varese ancora più giù, da solo in fondo alla classifica. «EMBLEMA CASSARÀ» L’arroventato clima di contestazione che aveva caratterizzato l’ultima prova casalinga dei biancorossi, e cioè il posticipo perso 1¬4 con il Frosinone, sembrava essere uno sbiadito ricordo all’inizio della partita con il Catania. Il cielo si colora infatti subito di palloncini biancorossi, lanciati per festeggiare la nascita di Mattia, figlio del capo degli ultrà. Subito dopo la curva assume però ben altro umore e si zittisce, lasciando un vistoso spazio vuoto al centro del settore, dove compare solo un eloquente striscione rivolto ai giocatori: «Venduti». Più tardi, sul finire del primo tempo, quando gli ospiti ci mettono poco più di cinque minuti per portarsi in vantaggio di due gol, gli ultrà di casa ritrovano la voce per contestare il neopresidente Pierpaolo Cassarà, bersagliato anche dal secondo striscione che viene esposto in curva nord: «Cassarà emblema di questa società».