STAMPA- Il ritorno di cui tutti parlano

Redazione


CATANIA –
Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Lo Monaco, ritorno di fuoco: «Catania in serie A in 4-5 anni»
(Giornale di Sicilia)

“Un diluvio con tuono e fulmini. Non in senso figurato, ma reale. Così è iniziata il ritorno di Pietro Lo Monaco al Calcio Catania, ma appena ha iniziato a parlare, in una sala congressi come non era affollata da anni, dopo il breve preambolo del presidente Davide Franco, è tornato se non proprio il sole, quantomeno ilcielo terso, questa volta in senso figurato.
La Serie A in 4-5 anni, tanto per cominciare, restituire al Catania e a Catania il ruolo che aveva fino a qualche anno fa. E poi, non nascondendo spontanea commozione, racconta il suo ritorno a Torre del grifo, il ritrovato abbraccio con Nino Pulvirenti («fratello minore ritrovato») nell’ anniversario della promozione in seria A, il 28 maggio, fratello però che avrebbe volentieri ammazzato, se ne avesse avuto la possibilità.

Lo Monaco, ritorno di fuoco: “Catania in serie A in 4-5 anni”
(NSG Magazine)

“Lo Monaco torna a Catania: l’annuncio era stato dato solo pochi giorni fa da Sky Sport, oggi la conferenza stampa a Torre del Grifo con tutti i dettagli della vicenda. Ad annunciare tale presenza è stato il Presidente Franco che, accompagnato dal consigliere Mancuso, ha così esordito: “La notizia è già abbastanza diffusa, quella di oggi non è certo una novità. In seguito alle dimissioni dell’ad sono state inserite le figure dell’avvocato Giuseppe Gitto, necessario in questa prima fase per facilitare gli aspetti giuridici, e del nuovo ad Pietro Lo Monaco al quale senza tanti indugi vorrei dare la parola”. Se lo augurano tifosi e sportivi catanesi che, dopo le ultime annate a dir poco deludenti, non aspettano altro che un rilancio delle ambizioni rossoazzurre.
Il loro era stato uno dei binomi più fortunati e duraturi del calcio italiano degli ultimi anni e proprio per questo la rottura era stata ancora più fragorosa. Quando io parlavo di salvezza dopo 3/4 anni si storceva il muso. Sei mila abbonati in Lega Pro, sono numeri importanti. Se dicessi che mai avrei pensato di tornare, direi una bugia. LaSerie A in 4-5 anni, tanto per cominciare, restituire al Catania e a Catania il ruolo che aveva fino a qualche anno fa. Ma non si perde d’animo e rilancia: “È da pazzi dirlo adesso ma sono convinto che il nostro obiettivo non possa che essere il ritorno in A”.

Catania, l’AD Lo Monaco: “Rilanceremo la squadra, col sostegno dei tifosi” (IlPonente.com)

“Inibito dalla carica di presidente e sottoposto a Daspo da stadi e manifestazioni pubbliche per 5 anni “per preservarne l’incolumità viste le ultime manifestazioni di protesta contro la sua persona”, Pulvirenti, agli arresti domiciliari dallo scorso gennaio per la vicenda del crac Wind Jet, avrebbe avuto un chiarimento con Pietro Lo Monaco, ex ad del Catania negli anni d’oro della serie A, per cui sarebbe pronto un ruolo importante nella società etnea. Prima di iniziare vorrei ringraziare il dimissionario Giuseppe Bonanno che ha fatto un grande lavoro, a lui vanno i migliori auguri per la sua carriera. Adesso bisogna guardare alla realtà di oggi. Poi è successo quello che solo l’amore per il Catania poteva fare. Qui ho passato periodi importanti, creando un modello e un’azienda capace di farsi rispettare. Poi il Catania si forgerà in quella che è… e rimarrà sempre la sua casa: “Torre del Grifo”. Una curiosità: i due si sono incontrati il 28 maggio “e tutti sapete di che giorno si tratta (era la del ritorno in Serie A dopo 24 anni ndr)”, ma i contatti sono iniziati dopo Pasqua grazie alla mediazione di alcune persone. Dietro il rilancio ci vuole la volontà della proprietà.

Svolta clamorosa al Catania: Lo Monaco torna da Pulvirenti (La Rosa rossa)

“Dopo quattro anni di dolorosa e sofferta lontananza,Pietro Lo Monaco ha ripreso ufficialmente da ieri la sua carica di amministratore delegato del Catania. Se vi dicessi che mai e poi mai avrei pensato di ritornare qui vi direi una bugia. Si, perché Lo Monaco, ha dichiarato che ci vorrà del tempo, prima che venga svelato il nome del nuovo tecnico rossazzurro. Deve riscuotere nuovi consensi nel palazzo del calcio, ripristinare credibilità unitamente ad un modo di fare improntato sul rispetto delle regole e la riproposizione di eventi, atti e comportamenti che restituiscano un’immagine onorevole e rispettabile di un club che ha pagato i tanti errori commessi. Sono stato a Catania per 9 anni, fantastici e con risultati notevoli. “Il rilancio sarà possibile solo con l’intervento della proprietà”. Da giorni in città non si faceva altro che parlare della sua riconciliazione con Pulvirenti e dei motivi che avevano spinto i due, dopo 4 anni di duri scontri e accuse reciproche, a riformare la coppia che aveva fatto parlare l’Italia intera del Catania come di un modello virtuoso da seguire. Impiegheremo quattro o cinque anni, quello che sarà, ma l’obiettivo è quello, la Serie A. Lo Monaco, uomo forte del club protagonista per otto stagioni consecutive in serie A e artefice di alcune plusvalenze record che permisero la costruzione del centro sportivo di Torre del Grifo(vero e proprio fiore all’occhiello), è uscito pulito dall’ultima inchiesta sul calcioscommesse “I treni del gol”(scaturita proprio dal coinvolgimento diretto del Catania) mentre era presidente del Messina, ceduto l’estate scorsa a una cordata di imprenditori locali.

Catania, l’AD Lo Monaco: “Rilanceremo la squadra, col sostegno dei tifosi” (Foggia Sport 24)

“Sulla sua posizione Lo Monaco specifica: “Non sarò socio, ma solo amministratore delegato. Nel piano finanziario della società è prevista la capacità di poter affrontare questa situazione debitoria. Mi ha fatto piacere rivedere un caro vecchio amico come Pulvirenti con il quale ci sono stati momenti belli. Adesso ha dimostrato di avere amore per la squadra nonostante anni di oblio mentale. Adesso bisogna pensare al campionato”.