STAMPA- Le siciliane di Lega Pro

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Niente paura il Messina c’è» (Corriere dello Sport)

“Ko a Taranto, giallorossi fuori dalla Coppa Lucarelli: «Con un po’ di grinta in più…»

“La vittoria, vista da Fabio Prosperi, è un pieno di fiducia da travasare nel serbatoio del campionato. La sconfitta, osservata da Cristiano Lucarelli, è un’occasione per mandare una confezione di messaggi ai suoi giocatori. Il risultato, nell’analisi dei due allenatori, vale da sintesi. Ai quarti di Coppa Italia accede il Taranto, che cavalca l’entusiasmo dei suoi ragazzini per defalcare qualche peso dalla testa del tecnico: finalmente una vittoria nell’arco dei novanta minuti, finalmente una partita senza prendere gol. Esce invece il Messina, che pure nella ripresa ha la stragrande maggioranza dei titolari in campo ma trova sbarrata la strada della qualificazione. «Ci voleva un’unghia di determinazione in più negli ultimi venti metri», dice la sua guida dalla panchina.

Akragas, Zanini e Marino in dubbio(Corriere dello Sport)

“Nonostante il periodo societario complicato, con le dimissioni da parte del presidente onorario e maggiore azionista, Marcello Giavarini, e la ricerca di nuovi investitori disponibili a rilevare le quote, l’Akragas continua a lavorare presso l’impianto sportivo di Fontanelle per preparare al meglio la partita di domenica, ore 16.30, in trasferta contro la Paganese. Il tecnico Di Napoli ha tutti a disposizione tranne, almeno per il momento, l’esterno offensivo Matteo Zanini e il difensore centrale Daniele Marino, che svolgono un lavoro differenziato per recuperare dai rispettivi infortuni. La squadra è concentrata sull’obiettivo di conquistare un risultato positivo a Pagani.

Lite Cassini-Baiocco (La Gazzetta dello Sport)

“Una serie di contrasti di Cassini mal digeriti da capitan Baiocco e tra i due è scattata una lite verbale ieri sul sintetico del Di Bari di via Lazio. Il tecnico Andrea Sottil è stato costretto ad «espellere» i due. Il mediano umbro si è diretto allo stadio De Simone mentre il fantasista brasiliano dopo qualche minuto in «punizione» è tornato a lavorare col gruppo. Lavoro differenziato per Dentice e Sciannamè mentre ha iniziato la terapia riabilitava Longoni. Oggi prevista doppia seduta.

«Tanti sforzi e solo critiche Mollo tutto» (La Gazzetta dello Sport)

“A spalancare le porte dell’Akragas ci ha pensato domenica pomeriggio il presidente Silvio Alessi. Ad attraversarle per dire addio è stato il presidente onorario Marcello Giavarini, primo finanziatore della società. «Tanti i fatti spiacevoli che mi portano a lasciare l’Akragas – dice l’imprenditore residente a Sofia -. Molte cose non sono andate per il verso giusto. La società si è dovuta sobbarcare le spese di adeguamento dell’Esseneto e come premio ci hanno ordinato di rimuovere i cartelloni pubblicitari posti all’esterno dello stadio. E poi il sentimento di distacco della città verso la squadra. In 2 anni non ho mai visto il pubblico che i nostri sforzi avrebbero meritato». Il vaso sarebbe traboccato nel leggere gli ingiuriosi giudizi postati sui social e gli striscioni esposti in curva contro il Messina. «Ho avuto un colloquio telefonico con il presidente Alessi al quale sono vicino per le contestazioni e gli insulti subiti. In questo clima è difficile continuare».

Il Messina esce di scena Lucarelli: «Poco cattivi» (La Gazzetta dello Sport)

“U n calcio di punizione del palermitano Lo Sicco condanna il Messina all’uscita dalla Coppa Italia al termine di una gara equilibrata, in cui i giallorossi, schierati con le seconde linee, non hanno demeritato, mostrando buona personalità. Lucarelli, alla prima sconfitta stagionale, si è affidato a Capua e Ricozzi per creare gioco, ma sotto misura è mancato il guizzo vincente per capitalizzare la mole di gioco costruita. « Ci è mancata la necessaria cattiveria negli ultimi venti metri – ha detto il tecnico toscano – e nel calcio, se non si finalizzato le azioni, diventa difficile portare via i risultati. Da ex attaccante, posso dire che sotto porta bisogna giocare con… la bava alla bocca. Peccato, perché avevamo preparato bene la gara, alla fine siamo stati condannati dall’unico tiro in porta del Taranto»