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Riccardi, umiltà e lavoro Nel Lecce ora è un pilastro (Quotidiano di Puglia)
“La promozione del Lecce in serie B è ormai soprattutto una questione di condizione mentale. Avvantaggiata in virtù dei quattro punti che la distanziano dal Catania, la capolista del girone C può essere danneggiata solo da sé stessa. Per calo atletico o per ansia da prestazione. Ma né l’uno, né l’altra sembrano poter insidiare il cammino dei giallorossi. È quel che emerge dalle parole di Davide Riccardi, ventiduenne difensore centrale che in fretta è divenuto un perno della squadra allenata da Fabio Liverani. Le sue armi: la grande umiltà e il lavoro. Anche domenica scorsa, il giovanotto friulano ha formato, con Francesco Cosenza, la coppia di Dioscuri schierati a guardia di quella sacra zona che è la propria area di rigore. Nella loro morsa è stata stretta la punta degli etnei Davis Curiale. E ovviamente tra le due sentinelle giallorosse e l’attaccante del Catania non sono mancate le scintille. «Nel primo tempo lui era molto cattivo», riferisce Riccardi circa il duello con il centravanti rossoblù, «e all’inizio mi ha un po’ innervosito. Poi nel secondo tempo è stato più semplice contrastarlo. Loro erano stanchi, noi correvamo ancora». Dunque la condizione atletica dei giallorossi non desta preoccupazioni. «Siamo consapevoli della nostra forma», garantisce il difensore arrivato a Lecce nella scorsa estate. «Ovviamente si può crescere sempre, però siamo a un buon livello atletico, reggiamo molto bene i novanta minuti. Infatti lo si è visto, nella partita contro il Catania».