STAMPA/Sottil- «Vogliamo andare in B»

Fonte: Calciocatania.it
Redazione

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Catania segna e sogna «Vogliamo andare in B» (Gazzetta dello Sport)

“Cinquemila spettatori fanno festa e chiedono a gran voce, da mettere la pelle d’oca: «Vogliamo andare in Serie B». Il Catania, intanto, supera il primo turno di Coppa Italia, spedendo a casa con un netto 30 un Como che aspira a sua volta ad un altro salto a tavolino, ma solo in Serie C. LA PRIMA DI SOTTIL Era anche l’esordio in panchina per Andrea Sottil che al di là dei tre gol segnati dai suoi ragazzi contro i lombardi , ha visto molti spunti interessanti nel 90’ di inizio stagione: «Abbiamo schierato i vecchi tesserati in attesa di ratificare i nuovi si spera in Serie B. Siamo sospesi in attesa di un verdetto. La partita di Coppa Italia è servita per verificare lo stato fisico dei ragazzi e cercare sul campo contro un avversario valido , il nostro modo di dialogare in incontri ufficiali». Alla fine appare soddisfatto. CONCENTRAZIONE Ancora Sottil specifica: «Devo fare i complimenti a chi aveva giocato di meno anche in amichevole come Rossetti e Marchese. Siamo stati molto propositivi, l’importante è passare il turno dopo aver giocato fino all’ultimo istante della sfida senza sbavature, senza mollare. Dunque indicazioni positive perchè il confronto è stato giocato con un avversario non di pari categoria, mi interessava la concentrazione di tutti, mi sono piaciuti i ragazzi per la mentalità che hanno messo in questo match. Non abbiamo preso gol ed è un dato importante che deve fare parte della nostra identità». UN MESE DI LAVORO Ancora l ’ a l l e n a to r e : «Tra un mese saremo vicino alla forma migliore. Il centrocampo a rombo? Abbiamo giocato con Lodi dietro le punte, con Barisic e Di Grazia in appoggio alla punta centrale. Cerco l’aggressività sulle seconde palle, hanno lavorato bene Biagianti e Bucolo, anche Lodi si è sacrificato in copertura. Va bene la spinta, ma non abbiamo ancora la gamba, la ritroveremo presto». Una piccola sensazione personale: «Era la prima da allenatore dopo tredici anni sono tornato qui, prima ero un calciatore. Ho provato una for te e m o z i o n e , del resto qui ho vissuto una parte importante della mia carriera ».