STAMPA/Lecce- Liverani: «Rispetto per il Catania»

Fonte: contra-ataque.it
Redazione

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«LECCE, VEDIAMO SE SIAMO GRANDI» (Corriere dello Sport)

“Ci siamo. Alle 14,30 (finalmente l’orario tradizionale delle partite di un tempo!) finisce il fiume di parole che ha preceduto il supermatch tra Catania e Lecce ed inizia la sfida vera, quella sul terreno di gioco, unici arbitri: il direttore di gara ed il pallone. Si parte da quel pesante 3-0 dell’andata che segnò l’inizio della lunga riscossa giallorossa e da una classifica che vede il complesso di Fabio Liberani solitario in testa alla classifica con 4 punti di vantaggio sugli etnei. Da queste due constatazioni, il tecnico incentra il prologo della sua conferenza stampa prepartita, con un orgoglioso richiamo a quella sconfitta, alla quale seguì, con le dimissioni di Rizzo, il suo avvento sulla panchina leccese: «Il Catania – dice- è l’unica formazione che ha battuto il Lecce. Da quel giorno è iniziata un’altra storia documentata dai risultati e dalla classifica. Più che un desiderio di rivalsa, comunque inevitabile nella squadra e nella tifoseria, c’è la curiosità di vedere se la crescita di questi 4 mesi sarà confermata sul campo tenuto conto che da quel giorno non abbiamo più perduto»

Adunata Liverani «La sfida che vale Il Lecce e i tifosi Grandi insieme» (La Gazzetta dello Sport)

“E’il giorno della resa dei conti. Il Lecce ritrova sul suo cammino il Catania, l’unica squadra che lo ha battuto in questo campionato. Oggi i giallorossi hanno l’occasione per cancellare quella macchia e magari imprimere una svolta forse decisiva nella corsa verso la promozione. «E’ una gara che conta soprattutto sul piano psicologico – sottolinea Fabio Liverani, assente all’andata, quando in panchina c’era ancora Rizzo –. E’ lo scontro diretto più importante, si affrontano le due squadre che occupano i primi due posti della classifica. Ma non si decide nulla in ogni caso, perché poi ci saranno altri 45 punti a disposizione. Piuttosto, può essere un esame importante per capire a che punto è arrivato il nostro percorso di crescita. Dopo la pesante sconfitta dell’andata, questa partita dirà se le distanze tra le due squadre si sono assottigliate rispetto a quattro mesi fa. O magari se i valori si sono ribaltati». DUBBI Indisponibile solo Pacilli, per il resto Liverani ha solo problemi di scelta. Dubbi soprattutto sulla trequarti, con il ballottaggio Costa Ferreira e Tsonev, e in attacco. «Scelte difficili, perché in settimana tutti si sono allenati benissimo – afferma l’allenatore romano –. Affrontiamo una squadra forte, che in organico ha elementi anche con un passato in serie A. Di solito, quest’anno il Catania ha giocato con il 352 o con il 433: noi siamo pronti a ogni evenienza. Li rispettiamo, come tutti gli avversari, ma cercheremo, comunque, di mettere in pratica soprattutto la nostra idea di calcio. In gruppo adesso c’è anche Legittimo, un difensore che sul piano dell’aggressività, dell’anticipo e della lettura delle giocate nelle ripartenze ci darà tanto».

Liverani: mi fido dei miei ragazzi (Quotidiano del Sud)

“I panni da calciatore li ha già smessi da un po’ per indossare subito quelli da allenatore. Ecco perché per Fabio Liverani le vigilie di partite così sentite come l’odierna Lecce-Catania si vivono in maniera differente rispetto al passato. «Cambia molto – spiega il tecnico della formazione giallorossa -, un giocatore quando è consapevole delle proprie sicurezze personali è a posto. Un allenatore, invece, deve monitorare tutta la squadra e verificare che quanto preparato in settimana arrivi poi nel modo giusto. In pratica, sei nei piedi dei tuoi giocatori, che decidono il tuo destino. Comunque avevo più preoccupazione alla vigilia di Matera che oggi». Allora non resta che godersi Lecce-Catania, la partita più importante della stagione, quasi certamente determinante per la corsa tra le due squadre, ma non decisiva. «Per la classifica e per il percorso fatto dalle due squadre potrebbe essere la partita più importante – afferma Liverani -. La gara di Trapani e questa con il Catania ci avrebbero detto a che punto siamo oltre a consentirci di misurarci con quelle che sono le concorrenti dirette in questo momento. È certamente una partita importante, ma credo più a livello mentale, non per la classifica perché ci saranno a disposizione altri 45 punti che definiranno poi la classifica finale». E i tifosi hanno raccolto l’appello lanciato da Liverani una settimana fa per cui oggi ci sarà uno stadio pieno da far tremare polsi e gambe. «A dir la verità, speravo in ventimila spettatori, una cifra tonda – scherza l’allenatore del Lecce -. Sin dal primo giorno in cui sono arrivato in città ho sempre notato una grande affezione a questa società e a questa squadra. Non ci possiamo lamentare della vicinanza della gente e dei tifosi, anche in trasferta. Credo che sia un premio meritato per i ragazzi che in questi quattro mesi hanno lavorato in silenzio cercando di dare soddisfazione ai propri tifosi facendo il massimo delle loro possibilità. A questa squadra vanno riconosciuti sacrificio e abnegazione». Una partita che i calciatori giallorossi attendono dalla sfida di andata, ma che nell’ultimo mese il calendario ha messo in bella evidenza. «Io non ho avvertito una tensione alta, il nostro programma di lavoro è stato uguale alle settimane precedenti – rivela il mister -. La crescita della società e della squadra passa anche da questi momenti. Noi dobbiamo viverla come la possibilità di rifarci della sconfitta di andata, finora unica. Ci possiamo confrontare nuovamente, a distanza di quattro mesi, e capire se le distanze emerse in casa loro sono ancora così importanti, se sono diminuite oppure invertite: il campo ci dirà questo. È una partita importante, ma se fosse capitata a tre giornate dalla conclusione avrebbe avuto tutto un altro sapore».