STAMPA/Scommesse- Catania-Crotone, la combine non riuscita

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Calcioscommesse, nuova retata: 33 squadre di calcio coinvolte (La voce di Venezia)

“Un quadro drammatico emerso dall’esame di oltre diecimila intercettazioni telefoniche. Grazie alle registrazioni delle telefonate sarebbe stato possibile stabilire gli interessi degli scommettitori su alcune gare di Lega Pro come Barletta-Catanzaro, Cremonese-Pro Patria, Monza-Torres, L’Aquila-Tuttocuoio e molte altre ancora. Questo mentre i finanziatori esteri, soprattutto serbi, chiedevano di puntare anche su partite del campionato di serie B e Coppa Italia come Crotone-Catania, Livorno-Brescia e Sassuolo-Pescara. L’obiettivo del gruppo, riassumono gli inquirenti, era «conseguire vincite in scommesse per milioni di euro, che venivano effettuate prevalentemente su siti esteri, dopo aver utilizzato lo strumento della corruzione di calciatori e dirigenti sportivi». Una telefonata tra Vittorio Galigani, già d.s. di molte società di calcio, anche di A e B, ed Ercole Di Nicola, d.s. dell’Aquila, parla di Claudio Lotito, presidente della Lazio: «Hai attaccato Lotito a tutto andare» dice Di Nicola a Galigani. Nella telefonata emerge che in Federcalcio il 17% dei voti proveniente dai club di Lega Pro garantisce la presidenza a Tavecchio e che Tavecchio e Macalli sarebbero «in mano a Lotito, che li ricatta». Dalla telefonata emerge che Lotito sarebbe proprietario oltre che del club capitolino anche di Salernitana e Bari; e che grazie alla società Infront riconducibile ad Adriano Galliani, sempre secondo i due, Lotito controllerebbe anche il Brescia.

Scommesse, calcio di nuovo nella bufera Ombre su Catania e Akragas, 50 arresti (La Sicilia)

“La vicenda che coinvolge il Catania è emersa da una intercettazione di una telefonata di Ernesto Di Nicola, direttore sportivo de L’Aquila, uno degli arrestati, mentre parla con un investitore albanese: «Ogni settimana in B ne fanno una». Gli investigatori hanno comunque sottolineato che al riguardo non esistono prove certe dal momento (perché non è stato dimostrato se l’accordo vi sia stato e chi, eventualmente, abbia ricevuto il denaro per alterare il risultato delle gare) ma ci sono sospetti su due partite: Livorno-Brescia e Catania Crotone. Di Nicola avrebbe offerto a Edmond Nerjaku – un faccendiere albanese che risulta tra i fermati – il finanziamento della scommessa sulla gara Livorno-Brescia del 24 gennaio scorso proponendogli di concorrere per 70 mila euro. Nerjaku avrebbe pure tratto profitto scommettendo sul risultato della partita alterata, puntando sulla vittoria del Livorno e su un numero di goal segnati non inferiore a 3. La gara, evidenzia la Dda, terminava con la vittoria del Livorno per 4 a 2 «come combinato dagli indagati». Agli atti dell’inchiesta c’è anche la partita Catania – Crotone giocata il 16 febbraio scorso e finita 1 a 1.Parlando con Nerjaku, Di Nicola «si mostrava sicuro di sé ed esprimeva tutte le sue capacità combinatorie, dicendosi capace di alterare gare del campionato di serie B pur se in questa evenienza la frode non sarà portata a termine non riuscendo Di Nicola a reperire finanziamenti alla combine». Un membro del cartello però puntò 21mila euro sulla vittoria dei siciliani. Il pari fu inaspettato perché appunto – spiegherà uno degli artefici della tentata combine – all’ultimo momento, erano venuti meno i finanziatori della frode. Il blitz ha portato al fermo di cinquanta persone e all’iscrizione sul registro degli indagati di una settantina di persone, tra dirigenti, allenatori e calciatori di 20 squadre di calcio di Lega Pro e 13 squadre di serie D (tra cui, in Sicilia, l’Akragas). L’operazione “Dirty Soccer” è stata eseguita dalla Squadra mobile e dallo Sco della Polizia su ordine della Dda di Catanzaro.

Le cosche truccano Lega Pro e D 50 arresti, 31 partite sospette (La Gazzetta dello Sport)

“L’indagine di Catanzaro svela un giro di scommesse illegali tra l’Italia e l’estero: anche la Serie B nel mirino. In manette giocatori e dirigenti. Sfumato l’accordo per Sassuolo-Pescara di Coppa Italia

“Anche per questa ragione gli inquirenti parlano di un «reticolato sistema di corruzione » solo in parte venuto a galla. È il caso delle partite che coinvolgono Catania, Crotone, Brescia e Livorno: non sono stati trovati riscontri, ma per Di Nicola «ogni settimana in B ne fanno una». Oppure della sfida di Coppa Italia Sassuolo-Pescara, messa in vendita per 150 mila euro da Ulizio e Carluccio.