Catania: lista over piena e “guaio” bandiera. Lo Monaco: «Marchese? Abbiamo Djordjevic»

Marco Di Mauro

C’è un inghippo che condiziona già il calciomercato del Calcio Catania e che potrebbe condizionarlo anche a gennaio. La Lega Pro non riconosce infatti lo status di calciatore bandiera né per Marco Biagianti né per Rosario Bucolo. «L’ufficio tesseramenti ha rigettato la nostra richiesta e abbiamo dovuto inserire entrambi nei 16 della lista over», spiega a MondoCatania l’amministratore delegato Pietro Lo Monaco. Col recente arrivo di Andrea Mazzarani, che ha occupato l’ultimo posto disponibile nella lista, il Catania non potrà tesserare nè Giovanni Marchese nè altri calciatori nati dopo il 1° gennaio 1994 se non dopo averne ceduto uno dei 16 già in elenco, tra i quali non figura Giuseppe Russo.

Il regolamento della Lega Pro prevede che ogni squadra del campionato possa contare su due calciatori bandiera oltre ai 16 over tesserabili. Questo particolare status viene riconosciuto a quei giocatori che, a prescindere dall’età, vantano almeno quattro anni consecutivi di militanza nel club che ne chiede il tesseramento. Il Catania ha fatto richiesta per Bucolo e Biagianti, che all’apparenza rispettano i parametri. Ma dalla Lega Pro avrebbero risposto picche: «Secondo la loro interpretazione – dice Lo Monaco – lo status di bandiera non è riconoscibile in caso di interruzione». Ovvero se il calciatore, trascorsi quattro o più anni nello stesso club, passa a un altro club per poi ritornare alla base dopo una o più stagioni.

Le conseguenze di questa interpretazione del regolamento, data dalla Lega Pro, per il club rossazzurro sono molteplici. La prima riguarda Giovanni Marchese. Con tutta probabilità il terzino sinistro, svincolato dal Genoa, non tornerà a vestire la maglia rossazzurra. Anzitutto perché, considerato il principio di discontinuità, non è tesserabile come calciatore bandiera. Poi, perché la lista dei 16 over è piena. E ancora, perché «non ci ha mai chiesto di tornare a fare parte della squadra, ma solo di allenarsi nell’attesa della chiamata di una squadra di serie A», aggiunge Lo Monaco. E infine, perché «badando a un discorso di prospettiva – continua il dirigente – in quel ruolo stiamo puntando su un giovane, Djordjevic».

Il terzino serbo, essendo classe 1991, fa parte della lista over dalla quale – invece – è rimasto fuori Giuseppe Russo. Quest’ultimo, proprio per tale motivo, pure facendo parte dell’organico non può perciò essere impiegato in gare ufficiali. La scelta di escludere il centrocampista ha permesso di lasciare libero l’ultimo posto over a disposizione, che di recente ha consentito il tesseramento di Mazzarani.  In prospettiva del calciomercato di gennaio, in cui si preannunciano movimenti importanti, il Catania si trova così con la lista over piena. «Se ne avremo l’esigenza proveremo a contestare l’interpretazione della Lega Pro riguardo ai calciatori bandiera. Al momento però – chiarisce Lo Monaco – per tesserare un over dovremmo prima cederne uno» .

Parole che, considerati i risultati deludenti ottenuti finora dalla squadra, suonano come ben più di un monito per tutti i calciatori più esperti in organico, che dovrebbero rappresentare il plusvalore della rosa. L’addì del Catania non ha infatti risparmiato frecciate appuntite verso i giocatori ereditati dalla passata gestione, mirando in particolare verso gli attaccanti. Se Russotto e Calil non incidono sul risultato come da attese, altri come Anastasi e Piscitella – seppur portati dal nuovo corso dirigenziale – non sono riusciti a imporsi come titolari. Discorso parzialmente diverso per Scoppa e Silva, i due centrocampisti relagati a riserve ai quali la società pare avere concesso un periodo di adattamento dal campionato.

Di seguito la lista dei 16 over rossazzurri: Pisseri, Drausio, Bergamelli, Bastrini, Djordjevic, Di Cecco, Biagianti, Bucolo, Mazzarani, Scoppa, Silva, Paolucci, Piscitella, Russotto, Calil, Anastasi.