Catania stanco e svogliato. I “nuovi” non hanno i 90′ nelle gambe.

Giorgio Grasso

I nuovi arrivi hanno alzato il livello, ma non sono ancora pronti per i 90'

Il mercato di gennaio ha portato in dote una serie di movimenti, in entrata e in uscita, che hanno cambiato il volto della rosa etnea. Se da un lato, infatti, gli innesti di RussottoDi Piazza Golfo hanno alzato l’asticella qualitativa in attacco rispetto a quanto avevano fatto vedere i vari EmmaussoGatto e Piovanello, dall’altro pare evidente che si tratti di gente che non ha i 90′ nelle gambe. D’altro canto è normale: l’ala ex Cavese soffre di continui fastidi muscolari, mentre gli altri due vengono da squadre in cui raramente hanno giocato titolari.

In una fase del campionato in cui il Catania si vede costretto a giocare ogni tre giorni l’effetto è quello di vedere gare incolore come quella di ieri. Non è facile, sia chiaro, gestire le energie fisiche e mentali dopo due impegni probanti come quelli appena affrontati dai rossazzurri, ma è altresì chiaro che per competere in Serie C avere la possibilità di fare rotazioni è vitale. Resta, infine, un po’ di perplessità sull’acquisto di Volpe. Probabilmente – e ce lo auguriamo – il ragazzo sarà fortissimo, ma di certo un calciatore che non gioca da un anno non aiuta a risolvere tale situazione. In sostanza, dunque, è Sarao a dover fare gli straordinari: è l’unica boa in attacco, ruolo fondamentale per il gioco di Raffaele. Quando la punta ex Francavilla esce dal campo, infatti, la squadra sembra perdere peso in attacco.

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