Il Russo-Azzurro: intervista a Tino Vittorio «Nessun accanimento contro il Catania»

Alessandro Russo

Buongiorno.

D’uno sport colmo di strampalatezze, che poi è quello che ruota attorno a una palla rotonda, con il mio amico professor Tino Vittorio, in questo preciso istante dibatto.

«Il gioco del calcio  – mi spiega garbatamente – ha una complessità che certuni non riescono neppure a immaginare. A loro interessa solo l’aspetto economico-finanziario (di becera speculazione) e la possibilità di relazionarsi al mondo dell’imprenditoria nazionale e internazionale, strumentalizzando la passione dei tifosi e l’interesse degli sportivi locali. In una città di scarsi punti di riferimento comunitari positivi, disastrata dalla sua marginalità storica e geografica e da una classe politica più che mediocre, il calcio assume una pesantissima e rischiosa supplenza valoriale che non può essere affidata se non a esperti di qualità. Il pallone, insomma, è un rischio che non si amministra con la furbizia del prendi e scappa. E’ un’attività superesposta che deve essere costantemente controllata all’interno di programmi di lungo respiro. Il fatto di essere ai margini del mondo impone e richiede in ogni professione, in ogni campo lavorativo imprenditori straordinari. Investire sulla passione (e sulla passione identitaria) diventa un affare se l’investitore è appassionato della passione…».

Cambiamo discorso, -lo blocco- parliamo del Catania calcio e del nuovo deferimento disposto dalla giustizia sportiva. Forse che c’è un po’ di accanimento?

«Io non ritengo che ci sia un accanimento giudiziario. Certo, non ci hanno trattato con delicatezza. La piazza di Catania è ricca ed è giudizioso tenerla nelle alte categorie calcistiche. Il Catania calcio è entrato in una dimensione che l’ha annichilito scoprendone i limiti. Ma anche in quello che potrebbe sembrare un accanimento io ci vedrei un imbelle approccio di strategia legale di chi ritengo sia inadeguato a stare all’interno di questioni complesse. La stampa cittadina non mi pare, inoltre, che sia competente e coraggiosa (l’assenza di competenza arma la pavidità). Ora è tornato Pietro Lo Monaco che è bravo e ha carattere. Troppo, forse. In una città di smidollati furbi è come il miele che attira le mosche. Ma penso che saprà come giocarci (per il buon fine calcistico, spero)».

Facciamo un passatempo, -riattacco- immaginiamo un riferimento letterario che possa condensare tutto ciò che ci siamo appena detti.

«Opera dei pupi e rotta di Ronsisvalle:  non perché i Saraceni, i nemici, furono più bravi ma per opera di Gano di Magonza».

 

 

Medico ortopedico con la stoffa dello scrittore, Alessandro Russo è coautore di “TUTTO IL CATANIA MINUTO PER MINUTO”, la storia, la geografia, la letteratura e financo la religione rossazzurra” Geo Ed. 2011, in vendita alla libreria BONACCORSO, via Etnea 20, Catania e da CAVALLOTTO, corso Sicilia 91 e viale Jonio 32, Catania. Ideatore dell’agenzia SCRITTURIAMO e collaboratore del blog LETTERATITUDINE, di lui si dice che è un rompiballe catastrofico. Maniaco dello stile e dell’editing, ogni giorno visita, scrive, opera, ingessa, corregge.